Le batterie ricaricabili sono da sempre un tema ostico nel mondo della tecnologia, si cerca infatti di migliorare tale componente da tempo ma i risultati sono spesso poco soddisfacenti e non in grado di garantire i risultati sperati, dalla Cina però sembra arrivare qualcosa di promettente nella tematica in questione grazie alle batterie al flusso di Vanadio, caratterizzate da una lunga durata di vita, da un’alta efficienza ed elevata scalabilità.

L’unico contro che fino ad ora ne ha impedito l’uso su larga scala è il costo, quest’ultimo è determinato in gran parte dalla sua densità di potenza, ovvero il rapporto tra la sua potenza elettrica e le dimensioni stesse della batteria, maggiore è la densità minore sarà la sua superficie nonchè il costo.

 

Nuova tecnologia

I ricercatori dell’Istituto di Fisica Chimica di Dalian (DICP) dell’Accademia Cinese delle Scienze (CAS) hanno progettato una pila da 70kW, più del doppio della densità del prototipo precedente, per arrivare a questo risultato gli ingegneri hanno utilizzato dei materiali prodotti in proprio: membrane composite porose saldabili e piastre bipolari altamente conduttive saldabili, ciò ha portato ad ottenere una pila con un breve percorso di flusso, una resistenza al flusso davvero bassa e canali di flusso ad alta uniformità di distribuzione.

Il risultato è stato uno stack di potenza volumetrica pari a 130kW/m3, con un’efficienza energetica superiore dell’80% in tantissime condizioni, il rendimento è rimasto stabile per addirittura 1200 cicli, la perdita è stata infatti di appena l’1,7%.

Si tratta di un passo importante verso la creazione di batterie sostenibili, dal momento che un grande problema è anche il riciclaggio di queste ultime la cui durata non è lunga.

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