Sindrome dell’albero di Natale: chi ne soffre davvero? L’allergia ai pollini degli alberi di Natale, una realtà alquanto sorprendente ma spesso trascurata, rappresenta una sfida per coloro che cercano di celebrare le festività in modo tradizionale. Questo fenomeno, noto anche come “sindrome dell’albero di Natale”, è una condizione innescata dall’esposizione agli allergeni presenti sugli alberi di Natale veri, una volta che vengono portati all’interno delle nostre case.

La Sindrome dell’albero di Natale

Nel corso dell’ultimo anno, molti hanno imparato a evitare specifiche escrescenze per garantire una casa sicura, ma pochi sono consapevoli che gli alberi di Natale veri sono veri e propri serbatoi di potenziali allergeni. Tra questi, il polline, gli acari della polvere e le muffe sono i principali responsabili delle reazioni avverse.

Gli effetti collaterali di questa insolita forma di allergia natalizia vanno ben oltre il semplice fastidio. I sintomi, simili a quelli di altre reazioni allergiche, includono naso chiuso o che cola, starnuti persistenti, prurito, lacrimazione e tosse. La situazione può aggravarsi notevolmente nei soggetti che già soffrono di asma o di altre patologie respiratorie.

Il dottor Bhavini Shah, medico presso LloydsPharmacy Online Doctor, sottolinea che le persone affette da asma potrebbero subire una riacutizzazione dei sintomi o addirittura un attacco in cui le vie aeree si restringono, comportando difficoltà respiratorie e respiro sibilante. Tuttavia, non è detto che tutti coloro che reagiscono agli allergeni degli alberi di Natale siano affetti da asma, e viceversa.

Maggiori dettagli su questa condizione

Un dato allarmante emerge quando si considera che un singolo albero può ospitare più di 50 specie diverse di muffe. Le muffe, note per rilasciare spore nell’aria, diventano particolarmente dannose una volta introdotte in un ambiente chiuso e riscaldato come una casa. Studi indicano che i livelli di spore nell’aria possono aumentare drasticamente da 800 spore per metro cubo a ben 5.000 spore per metro cubo dopo appena due settimane dalla presenza di un albero di Natale vivo.

Il dottor Shah spiega che le spore di muffa presenti sugli alberi di Natale, soprattutto su quelli vivi come pino, abete o abete rosso, provengono dall’ambiente circostante durante la loro coltivazione all’aperto. Quando questi alberi vengono portati in casa e esposti a un ambiente caldo e secco, le spore si disperdono nell’aria, potenzialmente scatenando sintomi allergici.

Per evitare di trasformare le festività in un incubo allergico, ci sono alcune precauzioni che possono essere adottate. Fortunatamente, queste non richiedono un cambio radicale nelle tradizioni natalizie, ma piuttosto una maggiore consapevolezza e attenzione nella scelta e nella gestione dell’albero. La prima precauzione sicuramente riguarda il scegliere un albero artificiale piuttosto che uno vero. Se invece si sceglie un albero vero allora bisogna scuoterlo per rimuovere polvere e muffa prima di portarlo in casa. Inoltre, è opportuno, come suggerito dal dottor Shah, di tenerlo in una zona fresca della casa, cosa he eviterà il moltiplicarsi delle spore della muffa.

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