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L’aumento delle temperature, i forti cambiamenti climatici e le conseguenze che questi possono avere sulla vita dell’uomo, ad oggi, non sembrano essere più semplici chiacchiere (anche se non lo sono mai state) relative ad una realtà ancora molto lontana da noi.
Ma si tratta di una questione fortemente attuale e palpabile, che non si può più far finta di non vedere.
Basta pensare solo a come questa Estate, prendendo anche solo in considerazione la nostra nazione, le temperature generali sono aumentate a tal punto da rendere quasi impossibile poter uscire di casa. Le estati sono davvero troppo calde, gli inverni troppo rigidi, o al contrario si passa da inverni caldi ed estati fredde, e il detto “non ci sono più le mezze stagioni” non sembra più una frase fatta, ma la realtà del momento che non è assolutamente da sottovalutare.
Questo perché, senza esagerare e senza voler generare alcun senso di allarmismo, tale situazione potrebbe essere davvero pericolosa per la sopravvivenza della vita stessa sulla Terra.

Temperature in aumento: lo studio di un gruppo di scienziati

Ebbene sì, l’umanità tutta è in pericolosi e non ci troviamo in un film di fantascienza, la fantasia qui non c’entra nulla. Al contrario, la scienza è certa. E i dati che sono stati rilevati sull’argomento sono a dir poco agghiaccianti.
A tal proposito, risulta opportuno citare lo studio di un brillante climatologo dell’Università di Melbourne, Andrew King.
Quest’ultimo, insieme al suo team, ha condotto uno studio per determinare quanto impatto i cambiamenti climatici abbiano avuto sulla vita delle persone, e quali sono le generazioni che, più di tutte, hanno vissuto un’alterazione così profonda delle temperature.
Tale studio è stato effettuato prendendo in considerazione le variazioni climatiche registrate negli ultimi anni e che risultano essere state causate prevalentemente dalla mano dell’uomo.
I risultati ottenuti hanno dichiarato che coloro che, ad oggi, hanno un’età compresa tra i 15 e 84 anni, si trovano a vivere in un mondo la cui temperatura è cambiata radicalmente rispetto a quando sono nati.
Senza distinzione tra le zone tropicali e quelle più ricche.
In modo particolare, coloro che adesso hanno tra i 40 e i 60, sono quelli che hanno subito maggiormente l’impatto dell’aumento delle temperature.
Inutile dire quanto tutta questa situazione possa determinare conseguenze catastrofiche sullo stato di salute di ognuno di noi. Proprio come gli uomini, la Terra è un essere vivente, e se lei si ammala il contagio non può che colpire anche tutti i suoi abitanti.
Per questa ragione, non vi è più tempo per pensare o chiacchierare di altre soluzioni, è imperativo e un dovere assoluto, iniziare a mettere in pratica un’azione repentina sul clima. Almeno se si vuole garantire ancora un mondo autosufficiente per le prossime generazioni.

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