Nasa: Missione Asteroide contro Terra Avete presente “Armageddon”, il film con Bruce Willis e con il sottofondo di “I don’t wanna miss a thing” degli Aerosmith? Potrebbe trasformarsi in realtà. La NASA ha, infatti, in programma una nuova missione: inviare un piccolo gruppo di astronauti attorno a un asteroide.

Questi “soldati spaziali” dovrebbero atterrare su di esso per prelevarne e studiarne dei campioni, lasciandoci su dei rover (un robot sonda spaziale) per analisi dettagliate e prolungate. Il fine è scoprire se i “sassi spaziali”, che potrebbero distaccarsi dall’asteroide, potrebbero essere pericolosi o fatali in un possibile impatto con il nostro pianete.

Tuttavia, non c’è solo questo lato dallo spirito apocalittico. Gli asteroidi sono composti di elementi rari e preziosi: in un prossimo futuro potrebbero trasformarsi in miniere tra le stelle. Quindi si potrebbe scoprire una nuova fonte di risorse, senza inquinare la Terra e proteggendola, al contempo, dalle conseguenze causate dal cambiamento climatico e dal sovrasfruttamento.

Com’è nata la missione della NASA

Il progetto è nato ormai parecchi anni fa. Già, nel 2010, l’ex presidente degli USA Barack Obama aveva nominato la missione durante un suo discorso tenutosi presso il Kennedy Space Center della NASA.

Lo scopo era allora quello di “sostituire” il cancellato Constellation Program, il cui obiettivo era quello di rispedire l’uomo sulla Luna. La NASA poi ha creato la missione Artemis, che ha avuto un ottimo successo: Artemis 1, senza astronauti, ha avuto esito positivo. Artemis 2, invece, programmato per la fine del 2024, porterà l’equipaggio in orbita intorno al nostro satellite.  Artemis 3, l’ultima missione di questo programma, sarà un traguardo non solo astronomico ma anche egualitario: si prevede lo sbarco di due astronauti, una donna e una persona afroamericana, sulla regolite della Luna.

Il progetto di mandare gli astronauti su un asteroide fu inizialmente accantonato e modificato. Lo scopo era quello di cercare di deviarne uno per comprendere la capacità della NASA nel difendere il nostro pianeta. Da questa idea è stata ideata la missione DART, che nel 2022, ha riscosso un gran successo. Precisamente, tramite l’impatto cinetico di una sonda piuttosto piccola, sono riusciti a far spostare un asteroide di piccole dimensione.

Tuttavia, per capire meglio come i potenziali i sassi spaziali possano comportare dei rischi alla terra, gli hanno ritenuto creare una missione per inviare astronauti in loco.  Da questa idea è rinato il progetto “Prospects for Future Human Space Flight Missions to Near-Earth Asteroids”.

Qual è l’obiettivo della missione?

Lo scopo della NASA, come anticipato, è quello di spedire degli astronauti attorno all’asteroide chiamato 2001 FR85, dal diametro complessivo incluso fra 29 e 65 m. L’asteroide potrebbe effettivamente impattarsi con la Terra, ma non è potenzialmente pericoloso. Quindi potete tirare un sospiro di sollievo.

La pericolosità degli asteroidi è basata sulla loro grandezza. Ovviamente più sono grossi, più sono potenzialmente dannosi i loro sassi. Ad esempio, un asteroide con un diametro di circa 100 m basterebbe a cancellare New York dalla faccia della Terra (perché sempre città americane quando si tratta di asteroidi?).

Facendo un passo molto, ma molto indietro (per farvi comprendere la questione dimensioni al meglio), l’asteroide, chiamato Chicxulub, grande una 10ina di km provocò l’estinzione dei dinosauri 66 milioni di anni orsono. Comunque, tornando al presente, per completare la missione nel 2039 dovrà essere inviata un’astronave con del carburante in bassa orbita. Essa verrà poi raggiunta dagli astronauti tramite la capsula Dragon. Dopo ciò, partirebbero alla volta del 2001 FR85, al quale orbiteranno per qualche tempo intorno.

Proprio in questa fase verranno raccolti i campioni e lasciati i robot. Dopodiché l’astronave tornerò sulla Terra e noi, o meglio, gli scienziati sapranno di più sui sassi spaziali. Vi abbiamo messo ansia? State sognando una storia come quella dei personaggi interpretati da Liv Tyler e Ben Affleck? Qualsiasi sia la risposta, potete stare tranquilli, non scompariremo presto dal pianeta.

 

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