Bing IA

Microsoft sta lavorando per consentire a tutti gli utenti di accedere al chatbot Bing IA sia da Google Chrome e che da Safari. Non sarà più necessario quindi scaricare per forza Microsoft Edge per poterlo utilizzare.

The Verge e Windows Latest, hanno riportato che, nella giornata del 24 luglio 2023, sono arrivate dall’estero le prime segnalazioni relative alla possibilità di accedere al chatbot IA da browser diversi da quello attuale. Non tutti sapranno che la società di Redmond da tempo stava cercando di portare più utenti possibili all’utilizzo di Bing IA e a scaricare Edge (vi spiegheremo dopo i dettagli).

Le novità di Bing IA

Finora c’era dunque una “esclusività del browser”. Provando a collegarsi al portale ufficiale di Bing da Google Chrome, ad esempio, e premendo sul pulsante “Chat” presente in alto a sinistra si veniva portati a una schermata che spiegava: “la chat Bing è disponibile solo nel browser Microsoft Edge” . Tuttavia, nonostante la novità, ancora oggi alcuni utenti italiani sembrano vedere il pop-up.

Tuttavia, alcuni utenti riescono effettivamente ad accedere a Bing IA dagli altri browser. È da specificare che ci sono delle limitazioni rispetto a quanto avviene con Microsoft Edge: i prompt hanno una lunghezza massima di 2.000 parole, ovvero la metà rispetto al limite di 4.000 parole legato all’uso del chatbot IA su Edge.  Inoltre, gli “scambi” relativi a una singola conversazione possono essere al massimo 5, mentre tramite Edge sono 30. Dovevano per forza esserci delle alcune differenze, è pur sempre un prodotto di casa Microsoft.

Sembra anche che, pur di aumentarne l’utilizzo, la società di Redmond stia facendo comparire pop-up che invitano a scaricare Edge se si usa Bing IA da un altro browser e questo non funzioni.

In ogni caso, al netto del “termine dell’esclusiva browser”, ora Microsoft sta introducendo una dark mode per Bing IA. Quest’ultima si può essere attivata direttamente dalle impostazioni del chatbot IA. Sembra in ogni caso che la funzionalità sia in fase di rollout, motivo per cui non esattamente tutti gli utenti sembrano avere a disposizione questa possibilità.

Diciamo che ci stanno provando: è naturale cercare di apportare cambiamenti quando si hanno così tanti competitor.

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