Auto levabolliNonostante il tempo estivo, le grandinate continuano ad essere una minaccia per le nostre auto. Carglass, la nota azienda dal motto “Carglass ripara, Carglass sostituisce”, ricorda che se un parabrezza viene colpito da una forte grandine quasi sicuramente andrà sostituito. Il danno provocato infatti probabilmente presenterà delle caratteristiche che renderanno una semplice riparazione inefficace, sia per dimensioni che per posizione.

Cosa succede se i danni riguardano la carrozzeria dell’auto?

In generale, quando questo accade, si porta la propria auto da un tecnico professionista. Quest’ultimo, come prima cosa, si approccia ai danni provocati effettuando una diagnosi per capire come siano fatti e quali ne siano le caratteristiche per scegliere poi l’approccio migliore.

Spesso si interviene con il levabolli, detto anche tirabolli. Il tecnico specializzato utilizzerà dei metodi specifici per ridare forma al metallo della tua auto nel miglior modo possibile, restituendogli la forma originaria. Fondamentale per l’utilizzo della tecnica levabolli è che la vernice originale non sia stata intaccata e che sia presente solo una rientranza o un bozzo della lamiera.

Come funziona precisamente un levabolli?

La tecnica levabolli si basa sull’utilizzo di funghetti in plastica semirigida che vanno fissati sulla parte danneggiata con della colla a caldo. Vengono poi successivamente “tirati” con delle pinze con un movimento costante per regolare la parte danneggiata del metallo.

Come fa a far tornare la nostra auto alla forma originale? Sfruttando il suo quello che in gergo è chiamato “effetto memoria”.

Elemento essenziale della tecnica levabolli è la lampada a linee orizzontali. Essa serve non solo per illuminare bene l’area danneggiata, ma soprattutto a comprendere quanto il danno sia largo e profondo e a come viene riparato durante la procedura. Se le linee proiettate sulla lamiera sono orizzontali significa che il bollo è rientrato e la riparazione è stata eseguita perfettamente. La tecnica del tirabolli, e in generale le metodologie PDR, molto spesso associate esclusivamente alla riparazione dei bolli da grandine, in verità sono utilizzate sull’auto anche per altre tipologie di danni come, ad esempio, le ammaccature sulle fiancate.

Un altro metodo usato in casi di bozzi da grandine che hanno compromesso però la vernice è il Push to Paint, ovvero spingere per verniciare. Si tratta di una tecnica che consente di riparare i danni alla carrozzeria limitando l’utilizzo di alcuni materiali (come lo stucco), ma che contempla soltanto la verniciatura.

E voi? Conoscevate questa tecnica? Se la risposta è no, speriamo di avervi dato un consiglio utile per la manutenzione della vostra auto.

 

VIAFonte
Articolo precedenteVodafone, solo oggi attivate le offerte con 200GB al mese
Articolo successivoSmartphone radioattivi, questi modelli potrebbero distruggerci la vita