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Le reti televisive italiane si ‘spegneranno’, il che significa che passeranno al digitale terrestre di nuova generazione, e le televisioni più vecchie smetteranno di funzionare, ad eccezione di qualche piccolo accorgimento.

Il 20 dicembre saluteremo una tecnologia che potremmo classificare come vecchia, quella ‘Mpeg-2’. Si tratta di uno standard utilizzato in gran parte del mondo che nasce nel 1994, un primo prototipo di digitale terrestre che doveva sostituire il digitale, ormai antiquato.

Le reti televisive passeranno al digitale terrestre di nuova generazione

Si tratta di una nuova tecnologia chiamata ‘Mpeg-4′ e sarà utilizzata dalle reti di tutta Italia. Questa nuova tecnologia consentirà alle reti di abbandonare la bassa risoluzione delle reti MPEG-2 (circa 720p massimo), consentendo l’uso interattivo del full HD (1080p) e persino del 4k per alcune reti abilitate come RAI 1 e altre emittenti RAI.

L’adeguamento più significativo sarà fatto in modo che i televisori che non sono in grado di codificare questo segnale non siano più in grado di trasmettere i canali TV del digitale terrestre. Alcune emittenti nazionali hanno spostato i propri canali dopo il ‘500’ per aggirare lo ‘switch-off’. Questi canali, come il canale 501 per Rai 1 o il canale 506 per Italia 1, sono tutti fruibili in qualità scadente come lo erano per la precedente generazione del digitale terrestre. Si può così tirare un sospiro di sollievo nello stesso momento; ma, il 20 dicembre ci sarà un completo blackout dei canali che stanno per essere trasferiti.

Tutti i televisori prodotti dopo il 2019 sono conformi al nuovo standard MPEG-4, quindi se hai acquistato il tuo televisore dopo il 2019, dovresti essere sicuro e non notare alcun blackout sui canali. Infatti, tutti i televisori realizzati dopo il 2019 sono compatibili con il nuovo standard MPEG-4. Se vuoi fare una prova, con il telecomando vai sul canale ‘100’. Se sullo schermo vengono visualizzate le parole ‘Test HEVC Main10’, puoi rilassarti sapendo che tutto funziona correttamente; in caso contrario, rimane solo un’opzione: il decoder.

È inoltre necessario tenere presente che nel 2023 verrà introdotto anche un gran numero di canali da ‘DVB-T2’, che supporterà un formato ancora più potente e avrà un segnale superiore ma al momento non verrà anche incluso nell’aggiornamento.

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