Le radiazioni emesse dagli smartphone

Durante la progettazione degli smartphone, i produttori devono rispettare una soglia di emissione delle onde per limitare i rischi per la nostra salute. Questo limite è indicato dal SAR. Ma cos’è e come si misura questo valore tanto importante?

DAS (o SAR nei paesi anglosassoni) indica il Tasso di Assorbimento Specifico delle radiazioni. Si tratta di “un indice che indica la potenza di un flusso di energia veicolata da onde a radiofrequenza assorbite dall’utilizzatore di un dispositivo radioelettrico”, come un cellulare, tablet, o smartwatch. Si misura in Watt per chilogrammo (W/kg) e il suo valore deve essere indicato dai produttori.

Precedentemente obbligatoria solo per gli smartphone, questa menzione deve (dal 1° luglio 2020) comparire su tutti i prodotti destinati ad essere utilizzati vicino al corpo umano come tablet, orologi o braccialetti connessi.

Tre tipi di SAR

Esistono tre tipi di SAR destinati a misurare l’emissione di onde su diverse parti del corpo umano. Inoltre, il limite varia a seconda delle aree di esposizione del paese. In Europa i valori da rispettare per poter commercializzare un prodotto sono i seguenti:

  • DAS MEMBER: corrisponde a un dispositivo connesso che viene tenuto in mano, indossato al polso o riposto in tasca. Il limite di emissione è fissato a 4 W/kg per 10 grammi di tessuto umano.
  • DAS TRUNK risponde al caso in cui lo smartphone è riposto nella tasca di un cappotto o in una borsetta.
  • DAS HEAD: corrisponde a una conversazione telefonica con lo smartphone incollato all’orecchio. Il limite è fissato a 2 W/kg per 10 grammi di tessuto umano.
FONTEgettotext.com
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