Il conto corrente di tutti può essere soggetto a rischio. Non sono immuni alle truffe di nuova generazione neanche i clienti Intesa Sanpaolo. Al di là della consolidata solidità bancaria dell’Istituto si colloca un manipolo di terzi malintenzionati pronti a tutto per depennare tutto il denaro che abbiamo faticosamente accumulato nel tempo.

Dopo il caso di Unicredit e BNL torna al centro della scena il famigerato phishing con metodi del tutto nuovi per sottrarre informazioni personali sensibili necessarie per l’accesso alla home banking. Bisogna prestare molta attenzione. Ecco come avviene il fattaccio.

 

Occhio alle truffe: se siete clienti Intesa Sanpaolo guardate bene mail ed SMSIntesa-Sanpaolo

Bastano una manciata di secondi e qualche click di troppo per ritrovarsi con un saldo che mostra l’allarmante indicazione di “0 Euro” Centinaia se non migliaia di euro vengono dirottati in pochi minuti con la nostra ingenua complicità.

Qualche email o qualche SMS sospetto ha indirettamente garantito agli hacker l’accesso al conto. I dati personali consegnati sono bastati ai malintenzionati per effettuare bonifici irrintracciabili. I nostri soldi sono andati perduti.

Per dare inizio a questa procedura ci si affida ad un link fraudoleto spesso indicato necessario per ricevere una accredito fantasma o qualche genere di fantomatica speciale promozione. Tutto questo si rivela poi essere la nostra condanna.

Al phishing si somma il pharming con reindirizzamento ad un sito esterno del tutto simile a quello ufficiale di Intesa Sanpaolo. Si tratta di una ben realizzata replica dietro cui si collocano gli hacker ed i server confezionati ad hoc per raccogliere le credenziali segrete. Numero di conto e password vengono da noi forniti senza conoscerne la reale destinazione. Il risultato è un furto bello e buono.

Basti sapere che Intesa Sanpaolo come del resto altre realtà bancarie del paese non richiedono MAI dati personali, specie se esternamente all’area di sicurezza del sito ufficiale e delle applicazioni Android ed iOS appositamente concepite ed accessibili solo dopo autenticazione.

Diffidate sempre dai messaggi promozionali o che richiedono rettifiche ai dati. Nel 99.99% dei casi non si tratta della banca ma di hacker. Fate attenzione e non siate restii a contattare la banca o le autorità per richiedere ulteriori informazioni alla ricezione dei contenuti sospetti.

Articolo precedenteRedmi 10C è l’ennesimo medio gamma del colosso Xiaomi
Articolo successivoApple: il nuovo iMac Pro potrebbe non essere presentato