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Oggi, il Toyota Research Institute ha dimostrato che è possibile fare passi avanti verso la strada che ci porta verso la guida autonoma.

Come rivelato in questo video, i ricercatori TRI hanno programmato con successo un veicolo che aggirasse autonomamente gli ostacoli su una pista chiusa, una novità mondiale.

Combinando una profonda conoscenza sia della dinamica del veicolo che della software di controllo, l’approccio del Nonlinear Model Predictive Control (NMPC) di TRI estende il dominio operativo del veicolo fino ai limiti delle sue prestazioni. L’idea alla base di questa ricerca è di utilizzare il drift controllato in maniera autonoma per evitare incidenti superando ostacoli improvvisi o condizioni stradali pericolose.

In TRI, il nostro obiettivo è utilizzare tecnologie avanzate che accrescono e amplificano gli istinti delgi esseri umani, non sostituirli“, ha affermato Avinash Balachandran, Senior Manager della Human Centric Driving Research di TRI.

Attraverso questo progetto, stiamo espandendo le possibilità di guida di un ato, con l’obiettivo di fornire ai conducenti riflessi di un pilota professionista di auto da corsa per essere in grado di gestire le emergenze più impegnative e mantenere le persone più sicure sulla strada.

La sfida è ridurre quasi a 0 gli incidenti

Ogni anno, gli incidenti stradali provocano quasi 1,35 milioni di vittime in tutto il mondo. Sebbene la maggior parte degli incidenti si verificano in situazioni casuali, in alcune situazioni estreme i conducenti potrebbero dover effettuare manovre che portino il loro veicolo vicino e, a volte, oltre i normali limiti di manovrabilità.

Un anno fa, TRI e il Dynamic Design Lab della Stanford University hanno deciso di progettare un nuovo monitor di sicurezza per evitare incidenti e prevenire lesioni e vittime. Con il supporto dello specialista delle prestazioni automobilistiche GReddy e della leggenda della deriva Ken Gushi, si è fatto un altro passo nel raggiungimento dell’obiettivo.

Sviluppando capacità paragonabili a quelle di un conducente esperto, questa tecnologia può amplificare e aumentare la capacità di un conducente normale di rispondere a situazioni pericolose ed estreme, aiutando a mantenere le persone al sicuro sulla strada.

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