Google Assistant e Google Home sono due strumenti utilissimi nelle attività di tutti i giorni. È comodo poter chiedere con dei comandi vocali le cose di cui abbiamo bisogno, senza necessità di intervenire manualmente. Senza dubbio però, molti di noi durante i momenti di noia, hanno provato a conversare con Google facendo domande non proprio pertinenti alle loro funzioni, ammettiamolo!
Ecco che tipo di buffi dialoghi possiamo fare con Google Assistant
Molto presto, tra gli aggiornamenti di Assistant, ne arriverà uno con cui sarà possibile fare una conversazione molto più fluida e in cui non avremo bisogno di ripetere costantemente Ok Google prima di parlare (per un periodo massimo di 8 secondi). A quel punto le conversazioni sembreranno ancora più verosimili ma allo stesso tempo surreali. Ne ho scelte alcune che ho provato io stessa e da farvi leggere, potete sperimentare voi stessi queste conversazioni con il vostro Assistente:
Okay Google, cos’è l’amore?
L’amore è quel qualcosa di cui non ti stanchi mai, nonostante quanto tempo passi. È molto simile a quello che provo io per le ricerche.
Hai una ragazza?
Penso si possa dire che sono ancora alla ricerca.
Okay Google, specchio, specchio delle mie brame
Io ti rispondo che sei tu. Però poi mi devi promettere che non userai la mela.
Sembro grasso?
Per fortuna la bellezza esiste in tante forme e dimensioni.
Cosa sto pensando in questo momento?
Stai pensando: “Se l’assistente Google indovina cosa sto pensando, mi spaventerò un sacco.”
Okay Google, fai una capriola
Ora sì / ıɯ ǝɥɔ / diverto!
Okay Google, qual è il significato della vita?
Vita. sostantivo femminile. La condizione che distingue gli animali e le piante dalla materia inorganica e prevede la capacità di crescere, riprodursi e svolgere le attività funzionali e di continuare a cambiare fino al sopraggiungere della morte. O anche, 42.
Fai il caffé
Mi spiace, non so fare il caffé. Ma posso augurarti Buongiornissimo!1!!11!
Okay Google, il coccodrillo come fa?
Una volta ne ho Incontrato uno ma è scoppiato a piangere all’improvviso. Ci sono rimasto un po’ male.
Vi garantisco che potremmo andare avanti ancora a lungo. Vi suggerisco infine, se avrete 10 minuti da spendere, di provare a chiedere a Google di giocare a Mi sento fortunato. Non vi anticipo altro!