Diversi esemplari di banconote del passato oggi sono considerati oggetti da collezione, meritevoli di essere inseriti come pezzi d’antiquariato di un tempo lontano – anche se non troppo, in alcuni casi.
Al momento del passaggio dalle vecchie lire agli euro, in molti hanno preferito conservare alcune delle vecchie monete e delle banconote più antiche per il loro valore affettivo o in vista di un futuro valore storico. E in effetti, alcuni esemplari superano notevolmente il loro valore nominale perché differenti rispetto alle altre monete e banconote in circolazione.
Questo può verificarsi per diversi motivi: una stampa significativa, un appunto preso da qualche personaggio illustre o addirittura di errori nella tiratura delle stesse (quando il difetto viene considerato di grande pregio).
Esploriamo dunque quali sono le monete e le banconote più ricercate dal mercato del collezionismo: riaprite i cassetti, potreste esserne i fortunati possessori!
Pezzi da collezione, queste monete e banconote valgono fino a 2.000 euro
In prima istanza, non si può che mettere la mille lire in moneta, prima del suo genere, coniata dalla Zecca di Roma per i 100 anni della proclamazione di Roma come capitale d’Italia. Risalente al 1970, il risvolto anteriore presenta la Testa Velata della Concordia, mentre quello posteriore riporta la scritta del valore nominale (1.000 lire, appunto) e il progetto di pavimentazione della Piazza del Campidoglio di Roma.
Se nella sua versione in argento, data la sua tiratura limitata di 2.500 pezzi, il valore di questa moneta oscilla fra i 500 e i 700 euro. Nella versione in metallo, circa 20 euro.
Per quanto riguarda la mille lire cartacea, raffigurante da un lato Maria Montessori e dall’altro il dipinto “Bambini allo studio” di Armando Spadini, il riferimento da considerare consiste nell’anno di emissione e il numero di serie. Per l’anno, bisogna considerare il 1995 come il più florido, mentre per il numero di serie le banconote che iniziano per XC A possono valere fino a 220 euro ciascuna, mentre se inizia solo per X fino a 100 euro.
Andando più indietro nel tempo, bisogna assolutamente citare la 5 lire del 1956, di cui furono coniati 400mila esemplari, e che possono variare nel valore in base allo stato di conservazione permettendo di guadagnare fino a 1.500 euro.
Anche la 100 Lire del 1955 non è da sottovalutare: se in ottime condizioni, può valere fino a 1.200 euro.
E infine il pezzo da novanta, quello che se preservato nel suo stato di grazia (difficile trovarle fior di conio) arriva a valere ben 2.000 euro: stiamo parlando delle 50 lire del 1958, che rappresentano una rarità e sono estremamente ricercate nel mercato del collezionismo.