cyberbullismo

Sta emergendo un vero e proprio allarme Internet per i minori. A quanto pare, il 30,5% delle linee di ascolto e consulenza di Telefono Azzurro riportano dei problemi relativi all’area internet riferito alle sofferenze legate alla salute mentale. Andando nel particolare, questi utenti riferiscono di aver provato atti autolesivi (13%), tentativi di suicidio (5%) e di ideazione suicidaria (13%). In sostanza, delle criticità legate a gravi malesseri con sfoghi aggressivi.

A questi numeri si vanno ad aggiungere anche quelli dell’Osservatorio Indifesa: il 68% dei ragazzi, dai 13 ai 23 anni, dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, mentre per quanto concerne il cyberbullismo, ne sono vittima il 61%. Ragazzi e ragazze esprimono la loro sofferenza per situazioni in cui c’è stata violenza psicologica da parte di coetanei, circa il 42%. Tra quelli che hanno avuto modo di partecipare, 6 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online, mettendo sul podio il cyberbullismo.

 

 

 

Cyberbullismo: il Covid-19 ha peggiorato la situazione di molto

Inoltre, le conseguenze che ha avuto il Covid-19 sono state devastanti. Infatti, le misure di isolamento e il distanziamento sociale hanno causato nel 93% un senso di solitudine. Un aumento dunque del 10%, che diventa ancor molto più importante che chi sente questa sensazione molto spesso: prima era al 33%, ora al 48%.

Il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, ha dichiarato che “la situazione è grave e bisogna intervenire subito. L’utilizzo crescente della tecnologia, cui la pandemia ha costretto i minori in questi mesi, ha purtroppo contribuito a una forte crescita degli abusi online e in generali di pericoli digitali. Perciò Telefono Azzurro è in prima linea per portare al centro del dibattito i rischi che la rete presenta ai più giovani”.

Spiega in un post su Facebook la ministra per l’innovazione tecnologica Paola Pisano che “il bullismo in rete fa soffrire e danneggia tanti minori. Combatterlo è un impegno da rafforzare anche aumentando nelle scuole gli spazi per lo studio del digitale. Per farlo è necessaria collaborazione tra tutti i soggetti che contrastano questi soprusi dolorosi”.

Ha continuato: “Attraverso nove progetti della “Coalizione Nazionale per le competenze digitali”, promossa da Repubblica Digitale, finora abbiamo organizzato corsi e laboratori per 4.000 docenti, 80.000 studenti e 150.000 genitori. Tra gli argomenti affrontati, sicurezza sul web, contrasto alle fake news e al cyberbullismo, educazione al rispetto”. “Avere sempre di più ragazze e ragazzi consapevoli dei rischi on line è utile a loro e all’Italia intera. Permette di cogliere al meglio le opportunità di Internet e delle nuove forme di comunicazione, aumenta la sicurezza di una navigazione che può portare a mete utili per studiare, conoscere il mondo e poi lavorare”.

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