Pignoramento Questione di giorni prima che il Fisco attui le nuove misure di stop alla tregua fiscale prevista dall’Agenzia delle Entrate e dall’Ente Riscossione Crediti fino al prossimo 15 Ottobre 2020. Il pignoramento tornerà presto in attivo con procedure volte al prelievo delle somme finora bloccate dal Decreto Rilancio. A partire dal 16 Ottobre 2020 tutto tornerà ad una tacita normalità con richieste di denaro per migliaia di euro su stipendi, pensioni e conti correnti. Ecco cosa sta per succedere.

 

Pignoramento: Fisco riattiva le procedure di prelievo per tutti questi utenti

I provvedimenti cautelativi hanno limitato il pressing fiscali sui contribuenti in virtù delle recenti disposizioni che hanno avuto luogo in ragione del Coronavirus. Ma manca davvero poco prima che tutto torni a regime con una decisione che assumerà un risvolto drammatico per migliaia di contribuenti italiani. I redditi si potranno pignorare nella misura massima del 20% con il quinto dello stipendio applicato a quote superiori a 5.000 Euro. Si arriverà ad un settimo se compreso tra 2.500 e 5.000 euro al mese. Si assesterà, invece, ad 1/10 nel caso in cui si percepissero entrate inferiori a 2500 Euro al mese.

Al tempo stesso il pignoramento conto corrente si riattiverà nei confronti di coloro che dispongono di un fondo attivo. L’importo massimo pignorabile è di 1.379,49 euro. Una cifra dedotta tenendo conto della quota eccedente il limite del triplo dell’importo sull’assegno sociale che per questo 2020 corrisponde a 459,83 euro.

Conviene segnare la data in calendario in quanto tanti saranno i cambiamenti previsti dopo questo periodo di stop. Il momento di respiro sta per finire, si torna a pagare.

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