smartphoneLa scena è abbastanza comune, magari stai camminando per strada oppure sei sul divano di casa, ad un tratto un tuffo allo stomaco, lo smartphone. Tocchi prima la tasca destra, poi quella sinistra, non c’è, tu hai già capito ma la disperazione ti convince a cercare un compromesso con la realtà.

Forse nella tasca posteriore, senti qualcosa. È il portafogli, sei quasi disarmato, non resta che una tasca. È vuota, è panico. Hai perso lo smartphone. Magari sarà in bagno, magari l’ha trovato il cameriere del bar, il ragazzo era gentile, sicuramente lo starà conservando in attesa che te ne accorga e torni sui tuoi passi. E se fosse stato rubato? E la rubrica? E le foto? Il numero di quella persona incontrata la sera prima? Andato, tu imprechi, ti interessava veramente.

Smartphone: cosa fare in caso di furto o smarrimento

 

Fortunatamente si possono evitare queste scene tragicomiche sfruttano la funzione “Trova il mio dispositivo” presente sia sui device Apple che su gli smartphone Android. Con Google Maps si può anche scoprire la timeline delle posizioni del telefono. Per farlo bisognerà accedere da un altro dispositivo e accedere all’applicazione, o al sito si trattasse di un computer, di Maps.

Una volta effettuato il login basterà cliccare il pulsante con le tre linee e selezionare la voce “Cronologia“. A questo punto si aprirà l’elenco dei posti visitati con lo smartphone, basterà controllare l’ultima posizione di quel giorno. Ovviamente per riuscirci sarà necessario che le opzioni di localizzazione siano accese e che, ovviamente, abbiate le impostazioni relative a “Trova il mio dispositivo” attivate.

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