L’applicazione Immuni, voluta fortemente dal governo per aiutare nella prevenzione alla diffusione del Covid-19 non sta avendo i risultati sperati. L’App è stata lanciata lo scorso 8 di giugno in quattro regioni e a partire dal 15 dello stesso mese è diventata disponibile in tutta Italia; la speranza del governo era quella di coinvolgere il 70% della popolazione ma i risultati sono ben lontani dalle aspettative.
Ad oggi sono solo 4 milioni i download di Immuni, su una popolazione di oltre 60 milioni di persone. Il Governo, malgrado ciò, continua la sua campagna di promozione continuando a ribadire che, come sottolinea la stessa OSM, il peggio deve ancora venire.
L’app Immuni e le rivali regionali
A parlare recentemente dell’andamento dell’applicazione è stato il Ministro all’innovazione Paola Pisano che ha sottolineato come: “L’app tecnologicamente e tecnicamente sta funzionando. Si sta integrando bene con il sistema sanitario, non più sotto pressione come prima; dialoghiamo settimanalmente con le regioni“.
Anche il Ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Inca si è espresso sull’app aggiungendo in modo perentorio:”Tutti quanti a scaricare l’app che serie a proteggerci a livello nazionale. Non bisogna fare delle app per le singole Regioni, occorre una protezione a livello nazionale“. Sono infatti molte le Regioni che si sono dotate di una propria applicazione, come la Sicilia e la Lombardia. Oltre questo ad disincentivare i cittadini al download può aver sicuramente contribuito il progressivo calo degli infetti che sembra aver portato la situazione ad una parvenza di normalità; tuttavia, come continuano a ripetere gli esperti, il virus non è ancora stato battuto.