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Un utente che ha intenzione di prelevare tutto il denaro dal proprio conto corrente in banca o posta, rischia una sanzione? La risposta che vi forniamo qui sotto spiegherà punto per punto come effettuare dei prelievi senza alcun rischio.

Conto Corrente: cosa dice la legge?

Secondo quanto stabilito dall’art.33 del D. Lgs. 231/2007, modificato dal D. Lgs. n. 90/2017: “la prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio o di attività criminose impone un adeguamento alle norme UE 2015/849″. Ciò vuol dire che le procedure di controllo bancario servono ad estinguere fenomeni che rientrano nella definizione di riciclaggio e riguardano:

  • l’occultamento o la dissimulazione dei beni;
  • la conversione o il trasferimento di beni provenienti da attività criminosa con lo scopo di celare l’illegalità;
  • la partecipazione ad uno degli atti precedenti o l’associazione per commettere tale atto.

Per questa ragione i trasferimenti di contanti saranno limitati alla somma di 1.999.99 euro, pena una sanzione pecuniaria. Fortunatamente però la limitazione non coinvolge il versamento o il prelievo del denaro sul proprio conto in banca.

Secondo quanto stabilito dall’art. 3 del decreto dell’Uif del 28 marzo 2019 Poste italiane e gli intermediari bancari devono fornire i dati delle movimentazioni di denaro contante che vada oltre i 10 mila euro al mese.

Dunque il correntista non rischia delle sanzioni penali se chiude i propri rapporti con la banca prelevando tutto il contante depositato sul proprio conto. La questione cambia se vengono rilevate delle movimentazioni sospette. In quel caso potranno essere effettuati dei controlli accurati per esaminare il fatto, che nel peggiore dei casi, verranno fatti dalla Procura della Repubblica.

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