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La maggior parte della popolo italiano possiede ormai la PostePay, carta prepagata di Poste Italiane. Sebbene sia uno dei metodi di pagamento più veloce e sicuro, anch’esso è vittima delle innumerevoli truffe. Ad oggi è stata colpita da 4 tipologie di frode ben distinte:

  • la clonazione della carta
  • l’effettuazione di ricariche indesiderate e non richieste
  • pagamenti per acquisti effettuati online, e mai arrivati a destinazione
  • il phishing

PostePay: i 4 metodi truffaldini che colpiscono la carta prepagata

Nei primi due casi, la PostePay è nelle mani dei ladri del web, i quali la clonano al fine di effettuare i pagamenti desiderati oppure per ricaricare altre carte o numeri di cellulare (hacking). Se vi doveste imbattere in questi metodi truffaldini, sarà necessario sporgere denuncia alla Polizia Postale e ai Carabinieri. Inoltre potrete servirvi della procedura “chargeback” che vi concederà il rimborso da parte della società. 

Per quanto riguarda il phishing, ci sono delle accortezze da seguire per prevenire il colpo. Innanzitutto è bene sapere che Poste Italiane non invia mai mail ai clienti, invitandoli a fornire dati personali o codici di accesso. Dunque sapete già in partenza che si tratta di una frode, pertanto non cliccate su nessun link, e non fornite dati personali.

Infine, la frode più in voga nell’ultimo periodo riguarda la vendita dei propri oggetti sui portali adibiti alla compra-vendita tra privati. La truffa si sviluppa in tale maniera: la persona che ha appena pubblicato l’annuncio, viene contattata dall’interessato all’acquisto, il quale richiederà il numero di telefono della “vittima-commerciante”. La seconda fase comprende la scoperta della residenza dell’interessato che corrisponde alla Costa d’Avorio, l’invio della fotocopia della propria carta d’identità e della propria carta PostePay. Così la vittima si ritroverà delle mail da parte di una banca straniera richiedente una tassa, la quale servirà per permettere la vendita finale. Anche in questo caso non ascoltate mai i consigli delle mail sospette!

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