Nelle ultime ore un nuovo dipendente della piattaforma di e-commerce Amazon è risultato positivo al test del coronavirus. Stiamo parlando di un dipendente del polo logistico di Torrazza Piemonte.

L’operatore di magazzino è risultato positivo solamente qualche giorno fa e a comunicarlo è stata la Filt Cgil attraverso un comunicato. All’interno di quest’ultimo ha anche chiesto all’azienda se siano stati attivati tutti i protocolli previsti dall’Asl. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

 

Amazon: nuovo caso di positività a Torrazza Piemonte

La Filt Cgil ha chiesto all’azienda se i lavoratori, eventualmente venuti in contatto con la persona contagiata, sono stati individuati ed informati. In realtà l’azienda ha fatto sapere che il lavoratore era a casa dallo scorso 10 marzo 2020 e dunque non ci sarebbe stato alcun pericolo di contagio di altri dipendenti. Questo è il secondo caso di positività di lavoratori.

Il primo, vi ricordo, si era registrato ad inizio della pandemia e in quel caso il dipendente si era sentito male proprio sul posto di lavoro. A partire da quell’episodio la Filt Cgil ed un gruppo di lavoratori avevano presentato un esposto in procura ad Ivrea sul rispetto delle condizioni di salute all’interno del magazzino Torrazza Piemonte. Giorni dopo il sostituto procuratore di Ivrea, Alessandro Gallo, aveva aperto un’inchiesta.

I tecnici inviati allo stabilimento hanno riportato che l’azienda doveva riorganizzare meglio gli spazi dedicati alla sala fumatori e al bar interno, per evitare assembramenti di dipendenti. Riguardo a questo nuovo caso, il colosso guidato da Jeff Bezos ha solamente detto che il dipendente era a casa dallo scorso 10 marzo, senza aggiungere particolari dettagli sulle misure di prevenzione attuate.

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