La tecnologia 5G sta iniziando a muovere i suoi primi passi, ma già si comincia a parlare del futuro delle reti mobili con la sesta generazione di connessioni. Per quanto il 5G stia infatti portando innumerevoli cambiamenti nel modo di percepire la connettività, non è ancora sufficientemente perfezionato per garantire standard eccellenti anche in previsione di sostituire le reti Wifi.

Ma dalla Finlandia, dalla Cina e dal Giappone giungono già le prime notizie su come si configurerà quella che probabilmente costituirà per antonomasia la tecnologia capace di fondere virtuale e reale. Per poterne gettare le basi, infatti, saranno necessarie una velocità, una stabilità e un’efficienza decisamente superiori a quelle del 5G. Servirà il terabit: in Giappone ne hanno già inventato il primo ricevitore.

Connessione 6G, inizia la scalata per le fondamenta della futura rete

Mika Rantakokko, a capo di un team di ricercatori da sempre impegnato nello sviluppo delle infrastrutture e dei software per le connessioni mobili, rivela qualche dettaglio su come attualmente viene immaginata la connessione 6G.

Si prefigura già una latenza che, con ogni probabilità, sarà praticamente azzerata. Questo consentirà di fruire di tutte le potenzialità dei cloud “chiavi in mano”, senza dover attendere caricamenti, tempi di upload e download. Inoltre, si delineerà quella che viene definita “ombra digitale”, una specie di assistente virtuale onnipresente adatto a registrare, senza essere invadente o ingombrante, ogni scelta, ogni gusto, ogni percorso affrontato di frequente per poterci indirizzare e consigliare al meglio. Offrendo così un’esperienza sempre più personalizzata e su misura dell’utente.

Naturalmente sarà possibile modulare a proprio piacimento quanto l’Intelligenza Artificiale avrà autonomia nel perseguire questi obiettivi. Sta di fatto che questa tecnologia non è poi così distante dal trovare realizzazione.

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