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Proprio sul finire dello scorso 2019 si è conclusa una querelle lunga mesi tra i principali operatori telefonici (TIM, Vodafone e Wind) e le varie associazioni a difesa dei consumatori. L’oggetto del contendere, come vi abbiamo più volte sottolineato, erano le rimodulazioni di contratti andate in scena tra il 2016 ed il 2017 con numerose bollette fatturate non più a 30 giorni ma bensì a 28 giorni.

TIM, Vodafone e Wind si arrendono: partono i rimborsi per tutti gli utenti

Sul caso sono state determinanti le sentenze sia del TAR che del Consiglio di Stato. I due tribunali amministrativi hanno condannato le compagnie telefoniche a risarcire gli utenti che hanno subito le modifiche dei loro piani tariffari nel biennio 2016/2017. Ricordiamo, a tal proposito, che dal 2018 i pagamenti ogni 28 giorni sono stati eliminati per legge.

Dopo un anno, TIM, Vodafone e Wind sono passati dalle parole ad i fatti. Nel corso di questa prima parte dell’anno, infatti, gli utenti idonei ai rimborsi riceveranno accrediti diretti in bolletta. 

Ad agire in prima linea vi è TIM. il gestore italiano già nelle ultime settimane dello scorso dicembre ha avvisato alcuni clienti dei futuri rimborsi. Da qui alla prossima primavera, gli abbonati riceveranno una lettera informativa in cui saranno specificati i valori dei rimborsi da addebitare come credito positivo sulle prossime bollette. Anche Vodafone e Wind stanno lavorando in tal senso. Novità sono attese già nel corso dei prossimi giorni.

In linea con quelle che sono state le sentenze dei tribunali, avranno diritto ai rimborsi solo gli utenti di telefonia fissa. Per i clienti di telefonia mobile, invece, non sono previsti risarcimenti di credito. 

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