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Molti di voi sicuramente ricorderanno l’incidente avvenuto il 30 settembre 2017, durante il quale un Airbus A380 dell’Air France è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza per l’esplosione di un motore. A distanza di quasi due anni dall’avvenimento è finalmente stata recuperata una parte del propulsore, rinvenuta tra i ghiacci a sud-est della Groenlandia.

Stando alle prime analisi infatti ci sarebbero alcuni difetti di progettazione, inizialmente non identificati studiando il velivolo. Questi avrebbero infatti causato l’esplosione che ha costretto il pilota ad atterrare nella base aerea di Goose Bay in Canada. Il volo al momento del guasto si trovava in Groenlandia e fortunatamente non ci sono state conseguenze.

Airbus: dopo le indagini sull’incidente si punta il dito sul compressore

Le indagini compiute fino ad oggi non hanno permesso agli inquirenti di venire a capo del difficile rebus. Dopo il recupero del compressore di uno dei propulsori nei giorni scorsi però qualcosa è cambiato.

Durante l’esplosione del 2017 infatti, il motore ha perso la parte anteriore del motore. Questa è costruita in lega di titanio e rappresenta la parte fondamentale per il funzionamento del compressore sui motori GP7000 della Engine Alliance.

Secondo alcune fonti della Reuters, sul volo 66 dell’Air France diretto a Los Angeles ci sarebbe stato un cedimento dovuto ad un errore di progettazione. E’ infatti stato scoperto in sede di analisi che il motore presentava alcune “fratture da fatica” sotto la superficie. Questo ha ovviamente spingo la società a effettuare controlli approfonditi su numerosi velivoli con all’attivo un determinato numero di ore di volo.

Non è ancora noto se si tratti di una problematica diffusa, sta di fatto che Engine Alliance produce circa il 60% dei propulsori degli A380 in servizio. Su 237 velivoli infatti circa 152 sono equipaggiati con il medesimo modello dell’incidente, il rimanente utilizza motori Rolls-Royce. 

Oltre ad Air France, il gigantesco aeromobile a due piani è presente nella flotta di Emirates, Qatar Airways, Etihad e Korean Air. Tutti questi vettori utilizzano la versione dotata di motori Engine Alliance.

 

FONTEaviation report
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