La sempre crescente dipendenza della Cina dal riconoscimento facciale si sta diffondendo nelle case popolari. Pechino sta intensificando l’uso di serrature intelligenti che rilevano il volto per rafforzare la sicurezza degli inquilini (come negare l’accesso agli estranei). In questo modo si riuscirà anche a reprimere gli abusi come i subaffitto illegali.

Chiede persino alla direzione di controllare i residenti anziani e verifica che siano in casa o se hanno lasciato casa dopo un certo periodo di tempo. Ci sono 47 progetti che utilizzano la tecnologia a partire dalla fine del 2018. La città ora punta ad averla in ogni progetto (con circa 120.000 inquilini) entro la fine di giugno 2019.

Pechino sceglie l’utilizzo della tecnologia a discapitato della privacy

Come con altri usi di riconoscimento facciale nel paese, questa tecnologia ha un costo elevato per la privacy. I proprietari degli edifici sanno esattamente quando gli inquilini entrano o escono, e le restrizioni sugli estranei potrebbero rendere difficile invitare ospiti senza la conoscenza del proprietario. E poiché questo è un alloggio pubblico per famiglie a basso reddito, i residenti spesso non avranno scelta.

Inoltre, secondo il rapporto, il sistema di scansione facciale può cercare i residenti anziani, in particolare quelli che vivono da soli. Se un residente anziano non è entrato o uscito dalla propria abitazione per un determinato periodo di tempo, il sistema chiederà automaticamente alla direzione della proprietà di effettuare il check-in.

Le abitazioni a prezzi accessibili sono un bene prezioso nelle megalopoli cinesi come Pechino. Ciò è causato dai costi elevati delle proprietà immobiliari. La città ha circa 100.000 unità di alloggi pubblici in affitto in 76 progetti a partire da marzo 2018, riservati alle famiglie a basso reddito. L’affitto mensile medio per un appartamento a Pechino è di circa 5.000 yuan (US $ 730) mentre per gli alloggi pubblici può costare meno di 2.000 yuan al mese.

La città ha intensificato gli sforzi per reprimere il subaffitto illegale di alloggi pubblici negli ultimi mesi. Le famiglie che subappaltano illegalmente le abitazioni pubbliche avranno le loro informazioni registrate nel sistema nazionale di credito. Inoltre non saranno ammissibili per le abitazioni a basso reddito per cinque anni, secondo la Commissione municipale per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano-rurale di Pechino.

Articolo precedenteStranger Things 3: ufficiale l’arrivo in Italia quest’estate
Articolo successivoCos’è la fatturazione elettronica? Da oggi entra in vigore in Italia