Recensione Huawei Mate 20
Mate 20, insieme al fratello maggiore Mate 20 Pro, completa l’offerta di top di gamma presentata da Huawei in questo 2018. È vero, costa tanto: 800 euro di listino non sono sicuramente pochi, nonostante faccia tutto quello che deve molto bene. Bisogna però considerare che si scontra con tutti i top di gamma usciti nei mesi passati – con prezzo ormai decisamente ridotto – e si avvicina alla fascia di prezzo del “fratello maggiore” che, però, lo mette in ombra praticamente in tutto. Vale la pena chiedersi: se ho intenzione di spendere 800 euro per uno smartphone, conviene spendere qualcosa in più (1100 euro) e prendere la versione Pro?
Huawei Mate 20: design
Esteticamente Huawei Mate 20 non è affatto male e frontalmente secondo noi è più gradevole del fratello maggiore Mate 20 Pro. Il notch in questo caso è a forma di goccia, molto piccolo, non intralcia le notifiche e quasi non si nota. Come sempre si può nascondere o meno, ma è stata una delle poche volte in cui abbiamo preferito lasciarlo visibile.
Nonostante le cornici siano ridotte su tutti e 4 i lati ed il rapporto screen to body sia dell’88%, l’ergonomia e l’utilizzo ad una mano non sono agevolate dalle dimensioni (158.2 x 77.2 x 8.3 mm; 188 g) sicuramente molto abbondanti. La qualità costruttiva generale è comunque ottima: vetro nella parte frontale e posteriore e frame laterali in alluminio. Da segnalare che purtroppo Mate 20 non è impermeabile (certificazione IP53 contro spruzzi) a differenza del Pro.
Il trattamento oleofobico della parte posteriore non è dei migliori e trattiene molto le ditate. Di contro, la disposizione delle 3 fotocamere è sicuramente un tratto distintivo. Anche se questa variante nera secondo noi è la più anonima.
Il sensore per lo sblocco è nel retro e non sotto il display come nel fratello maggiore. Come sempre è fulmineo e preciso, anche se troppo a filo.
Nei frame laterali, nella parte inferiore abbiamo altoparlante e porta di tipo C per la ricarica. A destra bilanciere per il volume e tasto di accensione e spegnimento (colorato di rosso). Sopra ingresso Jack. A sinistra, carrellino che può ospitare due schede sim oppure una scheda sim e una NanoMemory, la nuova memoria introdotta da Huawei con i Mate 20.
All’interno della confezione si trovano caricabatterie con output massimo da 4V-4.5 A, cavo USB/Type C, cuffiette e una comoda cover trasparente.
Software
Lato software, nonostante ci sia stato qualche ritocco con la nuova EMUI 9 ed Android 9, ad essere sinceri non ci ha convinto del tutto, soprattutto per quanto riguarda l’interfaccia utente. La forma delle icone continua a non piacerci, così come la disposizione delle stesse all’interno delle cartelle. Alcune app continuano a dare problemi con le notifiche… Insomma, sotto questo punto di vista potevano fare sicuramente di meglio. Anche qui troviamo le chiacchierate gesture, che risultano comode. Le animazioni sono gradevoli esteticamente ma rallentano un minimo le varie operazioni. Non è comunque un problema perché si possono disattivare. È poi presente lo sblocco con il volto che, nonostante non sia 3D come nel pro, quindi un po’ meno preciso al buio, si comporta bene ed è anche veloce.
Hardware
- Processore Kirin 980: octa-core (2 x Cortex-A76 2,6 GHz+ 2 x Cortex-A76 1,92 GHz + 4 x Cortex-A55 1,8 GHz) a 7 nm. Kirin 980 che ha fatto un deciso passo in avanti rispetto al predecessore Kirin 970. In tutte le operazioni quotidiane Huawei Mate 20 è sempre molto veloce ed è difficile metterlo in difficoltà;
- GPU Mali-G76 con supporto per la GPU Turbo: Anche nel gaming le prestazioni sono ottime con ottimo framerate e livello dei dettagli. E poi giocare con questo display così ampio è un piacere
- 4/6 GB di RAM;
- 128 GB di ROM, espandibili fino a 256 GB con NanoMemory;
- Batteria 4000 mAh: come autonomia siamo a livelli molto alti. Si superano infatti le 7/8 ore di display acceso in più di 24h di utilizzo.
- Connettività: porta ad infrarossi, ingresso Jack da 3,5mm, Type-C USB 3.1, NFC, Bluetooth 5.0, WiFi dual band 802.11 a/b/g/n/ac(wave2) 2,4 GHz e 5 GHz
Audio/Display
L’audio è stereo ed abbiamo: speaker principale nella parte inferiore – e non nella porta di tipo C come nel pro – e capsula auricolare che dà una mano. Il volume massimo è soddisfacente anche se la qualità non è tra le migliori. Per quanto riguarda l’audio in chiamata dalla capsula auricolare, che si trova sopra il notch, non ci ha soddisfatto del tutto.
Frontalmente trova posto l’ampio display da ben 6.53” di diagonale in formato 18.7:9. In questo caso però abbiamo un IPS in Full HD+ (2244 x 1080, 381 PPI) anziché l’OLED della versione Pro. È invece sempre presente il supporto per l’HDR10. Non è tra i migliori della fascia, ma si tratta sicuramente di un buon display, con una riproduzione dei colori fedele e che si vede bene anche sotto il sole.
Comparto fotografico
E passiamo adesso al comparto fotografico, l’aspetto che ci ha convinto maggiormente di Huawei Mate 20. Nella parte posteriore abbiamo una tripla fotocamera come di consueto coingegnerizzata con Leica, con la configurazione probabilmente più comoda: la principale è una 12 MP f/1.8, la seconda è una grandangolare da 16 MP f/2.2 e la terza è un teleobiettivo per lo zoom 2x da 8 MP f/2.4 stabilizzato otticamente. Mentre nella parte anteriore abbiamo una 24 MP f/2.0. Nonostante tutti i sensori sulla carta siano un gradino sotto quelli del fratello maggiore, i risultati sono senza dubbio molto alti. Veramente notevoli le foto con condizione di luce ottimale, ricche di dettagli e con colori sempre naturali. C’è anche l’intelligenza artificiale che aiuta riconoscendo la scena. Anche con scarse condizioni di luminosità i risultati sono ottimi. C’è poi la solita modalità notte che nella situazioni più difficili è molto utile. Altra cosa che abbiamo apprezzato molto è la modalità ritratto con le fotocamere posteriori, tra le migliori in assoluto. Mentre quella con la fotocamera anteriore è mediocre. Anche i selfie sono nelle media: buoni con condizioni ottimali mentre fatica al buio. Insomma… nulla di eccezionale in questo caso.
I video ci hanno convinto anche. Risultano ben stabilizzati e poi la possibilità di passare tra le 3 camere posteriori, anche mentre si registra, è molto comoda. Si può registrare fino in 4K ed è anche presente il Super slow motion a 960 fp in HD. A seguire 2 demo video: la prima in Full HD a 30 fps la seconda in 4K a 30 fps.
Galleria foto
Conclusioni
Huawei Mate 20 di listino costa 800 euro. Nonostante sia un prezzo in linea con diversi top di gamma del 2018, è sicuramente molto alto, forse troppo. Attenzione, è senza dubbio un ottimo device sotto tutti i punti di vista ma, come detto, forse conviene spendere qualcosa in più per la versione Pro che si difenderà bene anche con gli smartphone che usciranno nel 2019.