Honor 10: la fotocamera è ottima
La fotocamera di Honor 10, oltre al prezzo super competitivo di 399 euro, è uno degli aspetti migliori di questo dispositivo che ha saputo stupirci. Un sensore eccezionale, ottimo in diurna ma che si difende molto bene anche in notturna con foto quasi perfette grazie all’AI. Intelligenza artificiale tanto acclamata ed osannata, spesso troppo pompata, ma che in questo caso torna più utile che mai anche grazie alla segmentazione semantica. Scopriamo cos’è.
SEGMENTAZIONE SEMANTICA
La segmentazione semantica automatica degli scenari è una nuova tecnologia messa in campo da Honor per migliorare gli scatti in qualsiasi condizione. Essa sfrutta l’intelligenza artificiale ed il potentissimo SoC Kirin 970 al fine di scovare i contorni degli oggetti presenti in foto (come cielo, piante e persone) e migliorarne singolarmente i settaggi. In questa maniera, ogni singola fotografia assumerà una qualità senza precedenti. Provare per credere.
Caratteristiche dei sensori
Tralasciando l’ottima ed apprezzabile segmentazione semantica, i 3 sensori montati su questo Honor 10 sono tutti ottimi. Tuttavia, i due posteriori sicuramente si distinguono per qualità complessiva degli scatti. È presente, infatti, un doppio sensore da 24+16MP (B/N + colori f/1.8) con autofocus PDAF, touch focus, panorama, HDR, modalità manuale e flash LED. L’AI CAM ha ben 22 categorie ed oltre 500 scenari automatici. La cam anteriore, invece, è da 24MP f/2.0. La qualità è buona ma non eccelle. Presente l’effetto bokeh, che però non è sempre perfetto. Odiosissimo l’effetto bellezza che anche se disattivato rimane comunque presente e ne modifica i colori in maniera innaturale.
I video con doppia camera posteriore, infine, sono registrati in 4K a 30fps o FHD a 30/60 fps. Presente anche qui la modalità manuale. Buona la qualità, ma non presente la stabilizzazione ottica. I video con cam anteriore possono essere ripresi fino alla risoluzione FHD+ a 30fps. Qualità più che sufficiente, soprattutto in virtù del prezzo ed i competitor per fascia.
Conclusioni
Finalmente l’intelligenza artificiale sugli smartphone inizia ad avere in senso. Sebbene in passato alcune aziende abbiano sperimentato qualcosa di simile, finalmente le fotografie risultano perfette in ogni circostanza. La qualità in notturna poi, rispetto agli ultimi anni, è migliorata drasticamente. Naturalmente, il paragone con le reflex non è ancora possibile ed è distante anni luce. Ma questo discorso vale solo per i professionisti che non devono temere per il proprio posto di lavoro.
L’intelligenza artificiale applicata alle fotocamere (come nel caso di Honor 10) ha semplicemente reso istantaneo il miglioramento della qualità dello scatto, senza dover applicare alcun filtro in post-produzione. In altre parole, i filtri vengono applicati automaticamente, attraverso il riconoscimento dei soggetti fotografati e l’utilizzo di settaggi pre-impostati. Dio benedica l’intelligenza artificiale, insomma!
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