È sempre più ufficiale che la vera novità per iOS 18 di Apple sarà l’arrivo dell’AI. Quest’ultima verrà implementata in molti software e diversi servizi che sono preinstallati su tutti gli iPhone. Siri sarà uno dei primi servizi coinvolti nel processo di innovazione dovuto all’intelligenza artificiale. Per poter procedere in questa direzione Apple potrebbe aver iniziato una serie di trattative per poter collaborare con OpenAI. La presenza di queste collaborazioni potrebbero evidenziare che l’azienda abbia, almeno per il momento, rinunciato all’idea di sviluppare un LLM proprietario.
Iniziano le trattative tra Apple ed OpenAI
Mark Gurman, giornalista di Bloomberg, ha riportato che Apple abbia iniziato una serie di trattative intense per poter portare l’AI dell’azienda sui propri prodotti tecnologici. Dunque, invece di realizzare dei propri modelli di intelligenza artificiale proprietari, che richiedono tempo oltre che denaro, l’azienda di Cupertino vorrebbe poter utilizzare ChatGPT e DALL–E per portare le funzioni AI su iOS 18. Anche se solo temporaneamente.
Già diversi mesi fa, Apple e OpenAI avevano dibattuto su una possibile implementazione dei sistemi AI di Sam Altman e soci sui dispositivi iPhone. Le trattative però non erano andate come sperato. Per questo motivo Apple aveva optato per una propria AI proprietaria. Quest’ultima sarebbe diventata la base di Siri, insieme alle feature di editing fotografico avanzate proposte da iOS 18. Considerando quanto successo dopo, è probabile che lo sviluppo dell’AI proprietaria si sia interrotto, o probabilmente stava richiedendo più tempo del previsto. A questo punto Apple ha iniziato delle trattative con OpenAI, come annunciato, ed anche con Google per utilizzare Gemini.
L’arrivo dell’AI generativa è ufficiale ed è previsto entro la fine del 2024. A confermarlo è stato lo stesso Tim Cook lo scorso febbraio. La notizia ha però ridimensionato le aspettative di esperti ed appassionati, soprattutto perché a differenza di Meta, Google e Microsoft che utilizzano le proprie AI, Apple, per il momento, ha deciso di sfruttare soluzioni offerte da terze parti.