Android Marshmallow è il nome definitivo di Android M, la prossima distribuzione del robottino verde presentata a Maggio durante il Google I/O 2015. Se da un lato il nome non è stata una sorpresa, dall’altro molti utenti sono rimasti stupiti dal fatto che si tratti della versione 6.0 di Android.
Generalmente un cambio di numero in un sistema operativo indica un grande aggiornamento, sia estetico che interno, ed è per questo motivo che molte persone si sono chieste come mai Android Marshmallow porti il robottino verde alla versione 6.0 e non, come ci si aspettava, alla versione 5.2 o 5.5. Perché? Ci sono diverse possibili ragioni, scopriamole insieme.
Le numerazioni dei sistemi operativi di Google non hanno mai avuto senso. Chiunque lavori nel mondo della programmazione e non, sa che il cambio del primo numero della versione indica un major update, mentre il secondo numero indica una versione minore. Si tratta però solamente di una convenzione che potrebbe essere scavalcata. I numeri delle versioni di Android non hanno mai seguito un pattern preciso, e con Android Marshmallow la cosa non è cambiata. Diamo uno sguardo alle varie versioni del nostro amato OS:
- Android 1.0
- Android 1.1
- Android 1.5 Cupcake
- Android 1.6 Donut
- Android 2.0 Éclair
- Android 2.2 Froyo
- Android 2.3 Gingerbread
- Android 3.0 Honeycomb
- Android 4.0 Ice Cream Sandwich
- Android 4.1 (4.2, 4.3) Jelly Bean
- Android 4.4 Kitkat
- Android 5.0 Lollipop
Come è possibile notare, non c’è una sequenza ben precisa che indichi perché determinate versioni portino un nuovo numero mentre altri no. In molti potrebbero pensare che un cambio di versione potrebbe stare ad indicare un aggiornamento estetico del sistema operativo (come accaduto da Android 4.4 KitKat ad Android 5.0 Lollipop con l’introduzione del Material Design), ma in questo caso bisogna notare come anche Eclair non abbia apportato cambiamenti estetici nonostante il cambio di numero, e così Android Marshmallow.
I nomi dei dessert sono studiati per gli utenti, per rendere la nomenclatura più semplice da ricordare, ma anche i cosiddetti aggiornamenti minori, nonostante il cambio di nome, hanno apportato molto più che semplici bug fix. In definitiva non c’è un pattern preciso seguito da Google, come invece fa Apple.
Android Marshmallow è un major update?
Un altro motivo dietro il cambio di numero potrebbe stare ad indicare che forse Android Marshmallow viene effettivamente considerato un major update da parte di Google, nonostante non ci siano cambiamenti estetici rispetto a Lollipop. La versione 6.0 del robottino verde introduce infatti una serie di novità importanti, come un nuovo sistema di gestione dei permessi delle applicazioni, il supporto ad Android Pay, Google Now on Tap, il supporto nativo alle impronte digitali, collegamenti diretti alle applicazioni, supporto all’USB Type C e una nuovissima gestione della batteria.
Si tratta di novità non indifferenti, ma allora perché Froyo, Gingerbread e JellyBean non hanno portato con sé un cambio di numero nonostante le numerose caratteristiche introdotte? In passato queste versioni di Android hanno introdotto novità epocali come le notifiche push, la funzionalità di hotspot, NFC, Google Now e tantissime altre caratteristiche. Cosa rende Android Marshmallow diverso da loro?
Google vuole lasciarsi alle spalle Android Lollipop
E’ indubbio che Android Lollipop venga associato a pensieri negativi dalla maggior parte dell’utenza. La versione 5.0 del robottino ha portato infatti numerosi problemi sulla quasi totalità degli smartphone, come una pessima gestione della batteria, problemi di memory leak, lag e crash frequenti. Google ha provato a risolvere questi problemi aggiornando immediatamente il sistema fino ad arrivare ad Android 5.1.1, ma i problemi restano ancora. Ed è forse proprio questo il motivo: Google vuole lasciarsi alle spalle la cattiva nomea di Lollipop e optare per un nuovo inizio con Android Marshmallow.
Sembra quasi la stessa situazione vissuta da Microsoft con il suo Windows 8. Le novità introdotte non sono piaciute agli utenti, e l’azienda si è vista costretta ad aggiornare il sistema portandolo velocemente alla versione 8.1. Le critiche negative sono rimaste, e il colosso di Redmond ha deciso di saltare completamente un numero e passare direttamente a Windows 10 per un nuovo inizio. Lo stesso vale per Google: se non vi piace Android 5.0, provate direttamente Android 6.0.
Major update annuali
Abbiamo già parlato in passato di come Google abbia intenzione di rilasciare un nuovo major update ogni anno a partire da Android Marshmallow. In questo modo, si pensa, la frammentazione non sarà più un grande problema e verrà introdotta una certa chiarezza. I vari operatori e produttori di smartphone potranno lavorare agli aggiornamenti seguendo uno schema ben preciso, sapendo che ogni anno verrà introdotta una nuova versione. In questo modo si evita di creare confusione rilasciando aggiornamenti minori in maniera casuale. Inoltre questo sta a significare anche un cambio di nome ogni anno con ogni nuovo aggiornamento, ed Apple ha insegnato bene come la gente riesca ad attendere con trepidazione ogni nuova versione di iOS.