LPDDR6 il nuovo aggiornamento per le memorie a basso consumo

Ci sono ogni giorno passi in avanti per quanto riguarda l’evoluzione dell’intero mondo ma soprattutto oggi quella che avanza di più è la tecnologia. Molto importante e sicuramente fondamentale di ogni pc è la memoria. Colei che gestisce tutti i dati tra invio e recezione di essi. Abbiamo visto con il tempo la sua evoluzione fino ad arrivare ad un punto di rilievo come la nuova LPDDR6.

Secondo alcuni dati la JEDEC ha come obbiettivo di finalizzare alcune specifiche di questa nuova memoria, tutto per il terzo trimestre del 2024.

 

LPDDR6, cosa c’è di nuovo?

La nuova memoria in programma come già anticipato prima, dovrebbe essere ufficializzata nel corso del 2024 dalla JEDEC. Che porterà grazie alla nuova LPDDR6 l’iterazione della DRAM a basso consumo che andrà a essere la nuova ereditaria di LPDDR5. Oltre alla versione base sappiamo che della vecchia versione sono uscite le varianti migliorate LPDDR5X e LPDDR5T, memorie che arrivavano fino a 8,5 e 9,6 Gbps.

In questo momento da tutte le informazioni che si hanno non sono ancora chiare le caratteristiche delle nuove LPDDR6. Ma si ricorda che le vecchie LPDDR5 hanno migliorato le prestazioni di circa il 50% con un efficienza energetica del 30% rispetto i vecchi modelli.

Quindi essenzialmente la nuova LPDDR6 dovrà sicuramente essere maggiore rispetto gli ultimi modelli potenziati delle memorie, soprattutto grazie alla nuova gestione attraverso l’intelligenza artificiale in locale. Sempre avente come obiettivo anche il risparmio e il minimo consumo energetico che rimane sempre un argomento molto importante.

Con il tempo e sicuramente con le caratteristiche sulla LPDDR6 i maggiori produttori di DRAM attualmente attivi si azioneranno per introdurre questa nuova chicca nelle loro proposte come ad esempio Samsung, SK Hynix e Micron. Invece dal punto di vista hardware potrebbe essere Qualcomm a montare le nuove memorie con il nuovo Snapdragon 8 Gen 4. Sicuramente però i prodotti con la nuova memoria arriveranno alla fine del 2025.

 

Articolo precedenteLiberarsi dai gruppi WhatsApp superflui: una guida completa
Articolo successivoWindows 11, incentrato sempre più sull’IA