Mondi Fishbowl, civiltà intrappolate nel loro limitato ambiente che plasma il loro percorso evolutivo e tecnologico
Mondi Fishbowl, civiltà intrappolate nel loro limitato ambiente che plasma il loro percorso evolutivo e tecnologico

Il mistero delle civiltà extraterrestri e dei loro limiti nell’esplorare lo spazio è stato recentemente esplorato in un rivoluzionario studio condotto dal professor Elio Quiroga dell’Universidad del Atlántico Medio in Spagna. Pubblicato sul Journal of the British Interplanetary Society, l’articolo introduce il concetto innovativo del “Fattore di Fuga degli Esopianeti” e dei “Mondi Fishbowl” come strumenti concettuali per sondare le possibilità di civiltà al di là della Terra.

 

Il mistero delle civiltà confinate nell’acqua

Partendo dall’Equazione di Drake, che stima la presenza di intelligenze extraterrestri comunicative, Quiroga propone il “Fattore di Fuga degli Esopianeti” (Fex) e la “Velocità di Fuga degli Esopianeti” (Vex) per valutare la capacità di un popolo di superare la forza gravitazionale del proprio pianeta. La ricerca si concentra sulla peculiarità di mondi oceano, esplorando la possibilità che le civiltà su tali pianeti siano intrappolate nel loro ambiente acquatico, incapaci di esplorare lo spazio.

Le “Super-Terre“, pianeti con masse significativamente superiori alla nostra, presentano velocità di fuga così elevate da rendere estremamente difficile il viaggio nello spazio. Quiroga introduce il concetto di “Mondi Fishbowl“, indicando che su questi pianeti le civiltà potrebbero restare confinate per sempre, senza mai concepire l’idea del viaggio spaziale. Pianeti con un Fex superiore a 2.2 diventano, quindi, barriere fisiche non solo all’esplorazione spaziale ma anche allo sviluppo di tecnologie di comunicazione.

Immaginate un mondo oceano, dove la comunicazione avviene senza l’ausilio di dispositivi, ma tramite la trasmissione di segnali su lunghe distanze sott’acqua. In un ambiente del genere, la necessità di sviluppare tecnologie di telecomunicazione potrebbe non sorgere affatto, creando una civiltà avanzata ma noncomunicativa” secondo i parametri dell’Equazione di Drake.

 

Il paradosso delle civiltà dei Mondi Fishbowl

Il professore Quiroga specula anche su come condizioni ambientali particolari, come un cielo costantemente nuvoloso o la vita sotto spesse calotte di ghiaccio, possano limitare la conoscenza dell’universo da parte di una civiltà, influenzando il loro sviluppo culturale e tecnologico.

Queste civiltà potrebbero emergere e decadere senza mai conoscere l’esistenza di un universo al di là del loro ristretto orizzonte. Questa riflessione ci spinge a considerare come la varietà delle condizioni ambientali possa plasmare non solo la vita extraterrestre, ma anche le possibilità di esplorazione e comunicazione nello spazio. Forse, in un vasto universo, ci sono mondi e civiltà che, pur avanzando, rimangono intrappolati nella bellezza e nella limitatezza dei loro “Mondi Fishbowl“, senza mai solcare i cieli stellati.

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