Uno dei più grandi problemi che affligge la community online da ormai quasi un decennio sono senza alcun dubbio le telefonate truffaldine o spam, queste ultime fatti sono tentativi da parte di truffatori o hackers di ottenere dati sensibili dalla vittima che chiamano per poterli poi utilizzare contro di essa in svariate tipologie di reato come furto di identità, furto in banca o violazione di account.

A noi tutti e infatti capitato di ricevere una telefonata di questo tipo da qualcuno che si fingeva essere un operatore di una qualsiasi tipologia di agenzia autorevole che con svariate domande cercava di estorcerci dati sensibili di vario genere.

Ovviamente per opporsi a questa tipologia di attacco è necessario essere degli utenti esperti informati su come funzionano questa tipologia di frodi per riuscire a proteggersi e riconoscere il pericolo quando incombe, qualcosa però sta per cambiare e a fare la differenza sembra essere proprio mai Microsoft che ha deciso di prendere in mano la situazione per ridurre questo pericolo ormai decisamente fastidioso per tutti gli utenti.

 

In fase di test un tool IA

Microsoft ha messo in fase di test un tool powered by IA chiamato Azure Operator Call Protection, quest’ultimo analizzando la conversazione e confrontando i dati riesce a capire se si tratta di elementi legittimi o di truffa e inizia a mandare degli alert in tempo reale all’utente coinvolto nella conversazione per avvisarlo del pericolo, Microsoft sta sperimentando il tool con BT Group e l’ha mostrato in anteprima al MWC di Barcellona proprio nei giorni precedenti.

La notizia arriva forse nel momento migliore possibile dal momento che uno studio ha dimostrato grazie all’analisi di ben 98 miliardi di telefonate, che un utente riceve in media 14 chiamate spam al mese, un valore esagerato che sicuramente va ridimensionato e placato, forse l’IA può essere la soluzione, almeno secondo Microsoft.

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