Gli scienziati spiegano da dove viene l'odore di auto nuovaEntrare in un’auto nuova è un’esperienza che suscita sensazioni contrastanti: da un lato, c’è l’emozione di possedere un veicolo fresco di fabbrica, dall’altro c’è l’aroma penetrante che invade l’abitacolo, un mix di odori che si fondono per creare quel caratteristico profumo di “nuovo“. Questo profumo, così familiare a chiunque abbia mai acquistato un’auto, ha una spiegazione scientifica che va oltre la semplice freschezza caratteristica degli oggetti appena acquistati.

Ecco da dove viene l’odore di auto nuova

Secondo quanto riportato da alcuni studi recenti, la vera fonte di questo odore non è la freschezza intrinseca del veicolo, ma piuttosto un fenomeno noto come “offgassing“, un processo attraverso il quale i composti chimici volatili presenti nei materiali utilizzati nella costruzione dell’auto vengono rilasciati nell’aria circostante. Questi materiali, che vanno dai rivestimenti in vinile ai sigillanti, dalle vernici alle plastiche, contribuiscono tutti a questa miscela di profumi che caratterizza l’interno di un’auto nuova.

Ad esempio, materiali come il poliuretano e il polietilene tereftalato, che sono comunemente utilizzati per rivestimenti e parti meccaniche, rilasciano gradualmente molecole volatili nel corso del tempo. Queste molecole, conosciute come composti organici volatili (VOC), sono responsabili dell’odore di “nuovo” che si percepisce quando si entra in un’auto appena acquistata.

È importante però precisare che, nonostante l’aroma possa risultare piacevole, i VOC possono comportare rischi per la salute. Studi scientifici hanno dimostrato che l’esposizione prolungata a questi composti può causare una serie di problemi, tra cui vertigini, reazioni allergiche e mal di testa. Pertanto, è importante prendere precauzioni per ridurre al minimo l’esposizione a tali sostanze nocive.

Fortunatamente, la maggior parte dei composti VOC tende a dissiparsi nel tempo, soprattutto se si permette una buona ventilazione dell’abitacolo. Semplici azioni come abbassare i finestrini o utilizzare il sistema di ventilazione possono contribuire a accelerare questo processo. In questo modo è possibile ridurre il rischio per la salute associato all’esposizione ai VOC.

Dunque, mentre l’odore di “nuovo” può essere un segno di freschezza per alcuni, è importante essere consapevoli delle implicazioni scientifiche dietro questo fenomeno. Prendere misure per ridurre l’esposizione ai composti VOC può contribuire a garantire un ambiente più sicuro e salutare per chiunque viaggi in auto.

Articolo precedenteLa sfida di Betavolt per 1 Watt entro il 2025, farà la differenza?
Articolo successivoRAI: dopo Sanremo si pensa già al futuro con il 4K HDR