Google Bard vs. Gemini: la rivoluzione dell'assistenza virtuale
Google Bard vs. Gemini: la rivoluzione dell’assistenza virtuale

L’intelligenza artificiale è in costante evoluzione, e i giganti della tecnologia si stanno sfidando con innovazioni per primeggiare in questo settore in rapida crescita. Google, uno dei protagonisti di questa corsa tecnologica, sembra prepararsi a significativi sviluppi per il suo assistente virtuale, noto finora come Google Bard, il chatbot AI lanciato lo scorso anno in risposta a ChatGPT.

 

Gemini e la nuova frontiera dell’interazione

Secondo recenti indiscrezioni, Google sta pianificando un notevole restyling del suo assistente virtuale con un completo rebranding e l’introduzione di nuove funzionalità. In primo luogo, è previsto un cambio di nome: Bard, che sarà integrato anche nell’app Google Messaggi, dovrebbe lasciare spazio a Gemini, una denominazione più in linea con il sistema AI su cui si basa, chiamato Gemini. Questo sistema è stato progettato fin dall’inizio per essere multimodale, il che significa che può comprendere e operare senza problemi tra testo, codice, audio, immagini e video.

Le novità non si fermano al rebranding: sembra che a partire dal 7 febbraio, Gemini introdurrà un livello Advanced accessibile tramite abbonamento. Questo livello a pagamento offrirà funzionalità aggiuntive come capacità multimodali estese, miglior supporto alla programmazione e la possibilità di caricare e analizzare documenti in modo approfondito. Anche se l’azienda non ha ancora divulgato i costi per l’abbonamento alla versione Ultra di Gemini, è plausibile attendersi che fornirà presto ulteriori dettagli in merito.

Google prevede anche il lancio di una nuova app Android dedicata, arricchendo l’esperienza utente integrando Gemini con servizi Google come Ricerca, Maps e YouTube. Inizialmente disponibile solo in inglese sui dispositivi Pixel e sulla serie Samsung Galaxy S24, l’applicazione si espanderà successivamente a altre lingue e dispositivi nelle settimane a venire.

 

Il futuro di Google Maps

L’azienda di Mountain View sembra puntare a elevare l’asticella nella sfida all’ultima frontiera dell’AI, offrendo agli utenti uno strumento sempre più evoluto per navigare tra le infinite informazioni online. Resta da vedere quando questa nuova versione sarà resa disponibile a livello globale e a quali condizioni di utilizzo e prezzo.

Articolo precedenteAndroid Auto 11.3 Beta, nuova frontiera dell’esperienza di guida
Articolo successivoSubaru presenta la nuova Crosstrek: un mix di libertà e avventura