La SLIM si è risvegliata pochi giorni fa dopo essersi ribaltata durante la fase di atterraggio sul suolo lunare. Grazie al movimento della Luna, i raggi solari hanno potuto alimentare la sonda spaziale giapponese che ha potuto riprendere le operazioni per un’ultima volta.
Il futuro della Sonda spaziale Giapponese SLIM
Lo Smart Lander for Investigating Moon, conosciuta come la SLIM, è stato lanciato dal Centro Spaziale di Tanegashima il 6 settembre 2023. La sua missione è durata quattro mesi, ed è servita per mettere alla prova le capacità di una discesa guidata. Discesa avvenuta il 20 gennaio e pilotata da un computer che, analizzando le varie immagini catturate, ha potuto identificare il miglior sito di allunaggio. Tuttavia ci sono state diverse complicazioni che hanno portato al ribaltamento della sonda, ma comunque ad un atterraggio a meno di 100 metri dal punto pianificato. Sicuramente un grande traguardo nonostante gli imprevisti, che purtroppo hanno fatto rimanere i pannelli fotovoltaici in una zona d’ombra.
La JAXA ha rivelato di aver ripreso le comunicazioni con la SLIM il 29 gennaio in un post su X. Infatti, grazie al cambio di inclinazione dei raggi solari, i pannelli fotovoltaici della sonda hanno potuto produrre energia ed alimentare gli strumenti. Tra gli strumenti presenti, i tecnici hanno riattivato l’MBC (Multi-Band Camera). Che grazie alle analisi spettroscopiche a 10 bande, ha identificato la roccia lunare “toy poodle”. Durante la fase di allunaggio, grazie all’energia delle batterie di riserva, la sonda aveva infatti rilevato alcuni obiettivi per i propri studi. Tuttavia, a causa del già citato ribaltamento, queste ricerche non verranno mai portate a termine. La sonda infatti non è stata progettata per resistere alle basse temperature della prossima notte lunare. Comunque, questa missione ha contribuito sicuramente a consolidare il prestigio del programma spaziale giapponese e a mantenere il Giappone tra i protagonisti delle esplorazioni spaziali internazionali.