Luna si restringe inevitabilmente Recenti osservazioni astronomiche hanno rivelato che la Luna sta diventando sempre più piccola con il passare del tempo. Esplorare la Luna è stato infatti solo il primo di diversi passi per conoscere meglio il nostro satellite naturale. Ma recenti studi hanno scoperto che si stanno sviluppando delle pieghe sulla superficie che porteranno a faglie, terremoti e al restringimento della Luna.

 

 

L’inevitabile restringimento della Luna

La Luna, il satellite naturale che compie rivoluzioni attorno al nostro pianeta, ha sempre suscitato interesse nell’uomo. Sono state fatte diverse ipotesi e ricerche, e anche se non si conosce nemmeno come si sia creata, si è preoccupati da come potrebbe cambiare per sempre. Il nostro satellite sta infatti subendo un inevitabile processo di contrazione, che a causa di pieghe e terremoti, la renderanno sempre più piccola. Gli astronomi, infatti, analizzando attentamente la Luna nel corso del tempo, hanno calcolato una perdita di circa 45,72 metri (150 piedi) nella sua circonferenza nel corso delle ultime centinaia di milioni di anni.

Questo restringimento della Luna ha portato a faglie ed attività sismiche che potrebbero essere più che minacciose per eventuali esplorazioni future. Secondo un articolo pubblicato sul The Planetary Science Journal, infatti, diverse zone sono particolarmente soggette a frane dovute dalle scosse sismiche. Questi terremoti si verificano a circa 150 chilometri al di sotto della crosta lunare, e sono talmente forti da poter danneggiare edifici ed attrezzature in superficie. I terremoti sulla Luna possono inoltre durare da pochi secondi o minuti ad ore e pomeriggi interi. E con il passare del tempo potrebbero diventare veramente pericolosi e devastare ipotetici insediamenti umani sulla Luna. Tutte queste attività sono causate dal graduale, ma inevitabile, raffreddamento e solidificazione del nucleo lunare. Che appunto contraendosi genera faglie, frane e diverse instabilità, predominanti nel polo sud lunare.

Nicholas Schmerr, coautore di questo studio, afferma che queste osservazioni permetteranno di progettare strutture lunari antisismiche. Aggiunge anche che si farà il più possibile per mantenere in sicurezza gli astronauti della prossima missione Artemis.

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