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L’industria delle auto elettriche sta facendo un grande passo avanti grazie alla straordinaria innovazione di StoreDot, in collaborazione con Polestar. L’azienda israeliana ha presentato le sue celle I-BEAM XFC, promettendo di ridurre il tempo di ricarica da Milano a Trento a soli 5 minuti. Questo annuncio segna un momento epocale nel settore, aprendo la strada a un’esperienza di guida più veloce ed efficiente per i veicoli elettrici.

Al centro di questa rivoluzione si trova la tecnologia delle celle I-BEAM XFC. Caratterizzata da una capacità di ricarica estremamente rapida, denominata XFC (eXtremely Fast Charging).
Con la tecnologia “100in5”, le batterie raggiungono una straordinaria densità energetica di 300 Wh/kg e 700 Wh in un litro di volume, permettendo di percorrere 160 km con soli 5 minuti di ricarica.

Auto elettriche: Gestione intelligente del calore e prospettive future

Un aspetto fondamentale di questa innovazione per il settore delle auto elettriche è la gestione avanzata del calore. Le celle I-BEAM incorporano un sistema di raffreddamento all’avanguardia che agisce a livello individuale, garantendo temperature uniformi durante le ricariche ad alta potenza. Questo approccio elimina i rischi associati ai “punti caldi” localizzati, contribuendo a prolungare la durata complessiva delle batterie.

Guardando al futuro, StoreDot ha pianificato ambiziosi miglioramenti.
Tra questi:

  1. Nel 2026, le celle “100in4” mirano a consentire una ricarica di 100 miglia in soli 4 minuti, con una densità energetica di 340 Wh/kg e 820 Wh/litro.
  2. Nel 2028, con le “100in3”, l’obiettivo è di raggiungere la stessa autonomia in soli 3 minuti, grazie a un’architettura semi-solida e densità energetica di 400 Wh/kg e 900 Wh/litro.
  3. Entro il 2032, StoreDot ambisce a presentare una tecnologia “Post Lithium” che consente di recuperare 100 miglia di autonomia in soli 2 minuti, con una straordinaria densità energetica di 500 Wh/kg.

La strada verso veicoli elettrici sempre più accessibili e convenienti sembra ora più breve che mai.

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