Meta, l’azienda dietro Facebook, Instagram e WhatsApp, ha ufficialmente reso disponibile il suo social network, Threads, anche in Italia e nel resto dell’Unione Europea. Questo annuncio segue il lancio avvenuto a luglio nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in altri Paesi, ma le complicazioni legate alle normative europee sulla privacy avevano ritardato l’introduzione nell’UE.
L’arrivo di Threads in Italia è stato atteso e ora gli utenti possono accedere alla piattaforma utilizzando un profilo Instagram o anche senza profilo. Meta non ha rilasciato un annuncio ufficiale, ma sul suo sito web era presente un conto alla rovescia per segnalare il debutto. Gli utenti possono anche ricevere un “invito” tramite la ricerca di “ticket” o “threads” nell’app di Instagram, che contiene le informazioni dell’account del nuovo social collegato al proprio profilo.
Threads riuscirà ad ottenere un posto nel settore dei social o sarà un fiasco?
Non è ancora chiaro se Threads abbia dovuto apportare modifiche significative alle sue funzionalità per conformarsi alle normative europee sulla privacy. L’avvio del social non è stato annunciato in pompa magna, ma attraverso piccoli indizi e funzioni aggiunti durante gli scorsi mesi. Prima che il 14 di dicembre scoccasse, nel caso in cui veniva cliccato il logo di Instagram. Dopodiché l’utente atterrava su una pagina dove era invitato a creare il proprio account. Qui appariva un Qr Code che fino a due giorni fa non portava ad alcun risultato, anzi segnava un errore.
Threads è stato originariamente presentato come un’app di discussione collegata a Instagram, concentrandosi sulla condivisione di immagini. Il suo scopo era quello di essere un’alternativa a Twitter, soprattutto dopo le controversie legate alla gestione da parte di Elon Musk (che ha cambiato il nome del social in “X”). Tuttavia, a differenza delle aspettative iniziali, Threads non ha ancora raggiunto un notevole successo nei paesi in cui è stato lanciato, come Mastodon e altre opzioni. Resta da vedere come sarà accolto in Italia e nel resto dell’UE. La lotta tra Musk e Zuckemberg continua ancora dopo anni, uno scontro che sembra destinato a continuare ancora a lungo. Chi sarà il vincitore questa volta?