Rabona Mobile: il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso dell’operatore

Rabona Mobile è un operatore telefonico che in Italia era  uno dei più importanti. Perché era? Sono passati mesi interi, anzi quasi un anno, da quando i servizi offerti hanno cominciato via via a bloccarsi. Le cause non erano dell’operatore, ma sono tutt’ora legate agli operatori con cui essa collaborava: Plintron e Vodafone. Questi, a marzo, hanno espresso la volontà di distaccarsi da Rabona, ponendo fine al contratto. Purtroppo però Rabona, di conseguenza, ha subito inevitabilmente dei disservizi che hanno colpiti tutti i suoi utenti.

Verso il mese di giugno clienti non potevano più effettuare chiamare, navigare o inviare messaggi. Lo smartphone è divenuto solo “ricevente”. Ha tentato di risolvere la situazione? Sempre a giugno, Rabona ha presentato presso il Tribunale di Milano un ricorso cautelare, approvato agli inizi del mese successivo. Il Tribunale ha emanato una sentenza con l’obiettivo di tutelare gli utenti, ma non ha nominato il colpevole tra gli operatori. Da allora si è creata una situazione di stallo dove i disservizi continuano imperterriti.

Rabona Mobile si riprenderà?

Vediamo prima di capire se abbia fatto altro oltre al ricorso. Molti utenti, trovatisi in forte difficoltà, hanno tentato invano di contattare l’assistenza clienti. Qualche fortunato è stato ricontattato dopo parecchi giorni, mentre altri sono stati ignorati. Eh no, questo non va bene. Altri hanno abbandonato questa nave che affonda.

Rabona è come se avesse adottato la politica dell’“occhio non vede, cuore non duole”. Fa finta che nulla di importante sia successo, perdendo clienti e lasciando gli altri in balia degli eventi. Sul sito web ufficiale, molto stranamente e favore di tale teoria, non ci sono banner, bollini o anche una scritta che indichino la situazione attuale.

Questo marzo l’operatore ha avviato addirittura una campagna per sponsorizzare la sua ultima offerta. Ebbene sì, nonostante non ci siano comunicazioni di rientro dei servizi, questo continua a proporre tariffe. Ciò vuol dire che se qualche persona ignara attivasse una delle promozioni, si troverebbe con l’aver speso soldi ma senza avere alcun servizio sullo smartphone. Diciamo che non è un atteggiamento che ci saremmo aspettati dopo anni di successi e attività. Forse la manovra ha come obiettivo il “sopravvivere”, ma a discapito degli utenti. In tutto ciò, dove sono le autorità? Perché non se ne parla? Che cosa strana.

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