Le banconote sono caratterizzate dalla presenza di alcune peculiarità comuni che definisco, di solito, un’intera serie di sistemi di sicurezza in grado, almeno in parte, di combattere la contraffazione. La nostra moneta europea ha fatto il suo ingresso sul mercato dal 2002. Per questo può essere considerata una valuta “recente”, eppure ha già subito moltissimi cambiamenti. Ci sono già alcuni esemplari già “usciti” di scena e presto potrebbero essercene degli altri. Quali? Scopriamolo insieme.
Il processo di cambio di alcune banconote non è un qualcosa di nuovo per la nostra valuta. Infatti, anche l’euro è stato protagonista di questo processo che ha portato alla diffusione di diversi cambiamenti avvenuti per svariate motivazioni. Sempre, prima fra tutte, la sicurezza. Quindi, ci sono stati tanti cambiamenti in passato, ma cosa sta per succedere adesso?
Le banconote che stanno per essere cambiate
La prima serie, quella originale, delle nostre banconote è stata concepita su 8 esemplari di carta moneta, ognuno dei quali aveva un valore diverso e poteva essere identificato dalle diverse dimensioni o dalle raffigurazioni oltre che dai colori. La seconda serie invece è stata concepita su dimensioni simili, con solo delle differenze estetiche minime tra le diverse banconote. Sono stati inoltre aggiornati tutti i sistemi di sicurezza anticontraffazione. Inoltre, il numero di varianti di esemplari è stato ridotto da 8 a 7. Questo è accaduto perché le banconote da 500 euro non sono più stampate da quasi 10 anni.
La motivazione è abbastanza semplice, il taglio è quello meno diffuso e quindi può essere inutile continuare a stamparne degli altri. Questo ovviamente non li priva del loro valore. Le banconote sono sempre utilizzabili e valide al 100%. Questa decisione fa parte di un progetto più ampio della BCE, sotto direttive dell’UE, che ha deciso di ridurre tutti gli esemplari cartacei con un potere d’acquisto particolarmente elevato. Questo perché, proprio con la carta moneta, vengono concepite tutte le principali transazioni non tracciabili che rappresentano di per sé un problema e che possono condurre a transazioni illecite.
La problematica riguarda tutti i Paesi dell’Unione Europea ecco perché è importante ridurre il numero di esemplari con un alto potere d’acquisto in circolazione. In questo modo si potrebbe riuscire a ridurre sensibilmente l’evasione fiscale. Con la diffusione di questa seconda serie e dunque probabile che a scomparire siano anche le banconote da 200 euro e in futuro forse anche quelle da 100. Ovviamente non ci sono ancora informazioni certe a riguardo, quindi sono solo delle supposizioni su possibili scenari.