Secondo i nuovi dati pubblicati da BT, in tutto il mondo ogni giorno sono rilevati più di 46 milioni di segnali di potenziali attacchi informatici, per un totale di circa 500 al secondo.

L’azienda ha spiegato che vengono registrati anche poco più di 500 segnali di potenziali attacchi hacker nei momenti di picco. Gli hacker scansionano senza sosta tutti i dispositivi connessi alla ricerca di punti vulnerabili da sfruttare. Utilizzano anche l’automazione e l’apprendimento automatico per identificare tali punti deboli in modo ancor più efficace e più semplice. I dati di BT evidenziano che negli ultimi 12 mesi i settori come IT, difesa, quello bancario e assicurativo sono le principali vittime degli attacchi. Subito dopo troviamo le aziende e negozi che si occupano di vendita al dettaglio, settori dell’istruzione e della sanità.

Attacchi informatici in rapida crescita, si stimano almeno 500 tentativi al secondo

In particolare pare che nell’ultimo anno almeno 785.000 attacchi informatici hanno puntato persino ad enti di beneficenza. L’azienda ritiene che questi dati dovrebbero destare maggiore preoccupazione se consideriamo che più della metà delle aziende (circa il 61%) dichiara apertamente di non essere in grado di stare al passo dei progressi informatici necessari per evitare questi inconvenienti. BT ha pubblicato i dati in occasione del Cyber Security Awareness Month. Inoltre, ha lanciato un podcast ‘True Cybercrime Stories di BT’, con lo scopo di analizzare minuziosamente le storie più bizzarre e surreali dietro alcuni degli attacchi informatici più noti.

Tris Morgan, direttore generale per la sicurezza di BT, spiega: “Il volume delle minacce informatiche in alcuni Paesi, ad esempio nel Regno Unito, sta aumentando in modo allarmante. “Il sistema è cambiato. Ora ci sono più tecnologie connesse che gli hacker possono sfruttare, dati più importanti da prendere di mira e un bottino più grande in palio se riescono nel loro intento. Con oltre un milione di clienti, BT rappresenta la prima linea di difesa informatica per le organizzazioni di tutto il mondo”. Per questo la decisione di lanciare il podcast: per far luce sull’impatto incredibile che questa epidemia di criminalità può comportare, aumentando anche la consapevolezza di rischi e per incoraggiare un pensiero critico, proteggere le imprese e i servizi chiave.”

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