Rabona Mobile, gli aggiornamenti sulla sorte della compagnia dopo le polemiche

Rabona Mobile, un operatore di telefonia mobile, ha affrontato una serie di problemi e disservizi a partire da aprile 2023, alimentando voci sulla sua possibile chiusura. Tuttavia, l’operatore ha smentito queste voci e ha spiegato che i problemi sono dovuti a un distacco programmato dalla rete di Vodafone, decisione contro la quale Rabona ha presentato ricorso. Il Tribunale di Milano ha accolto quest’ultimo, pertanto Vodafone dovrà continuare a fornire la sua rete a Rabona Mobile fino a quando non ci sarà una decisione definitiva del tribunale.

Rabona Mobile: qual è il futuro della compagnia telefonica?

Nonostante i disservizi siano gradualmente rientrati, l’incertezza sul suo futuro ha spinto molti utenti a considerare l’idea di passare a un’altra compagnia. I clienti Rabona Mobile hanno tre opzioni principali: attendere la risoluzione dei problemi legali, affiancare alla SIM Rabona Mobile una SIM di un altro operatore, o passare a un’altra compagnia chiedendo la portabilità del numero.

Se si sceglie di passare a un altro operatore, ci sono molte offerte disponibili da altri operatori virtuali italiani. Ad esempio, Spusu offre un piano tariffario con 70 GB di dati, 500 SMS e 2000 minuti per 5,99 € al mese, mentre Kena Mobile offre un piano con 130 GB di dati, minuti illimitati e 1000 SMS per 6,99 € al mese.

In caso di problemi con la rete Rabona Mobile, è possibile attendere il rientro del disservizio o passare a un diverso operatore. Per richiedere la portabilità del numero, è sufficiente scegliere, attivare l’offerta desiderata e comunicare di voler mantenere il proprio numero mobile. Infine, è importante notare che la procedura di portabilità è stata modificata nel novembre 2022 per aumentare il livello di sicurezza degli utenti.

Ora, per cambiare operatore mantenendo il proprio numero, è necessario che la richiesta sia presentata dal titolare della SIM e che vengano presentati al nuovo operatore il codice ICCID della vecchia SIM, un documento di identità e il codice fiscale. Inoltre, la portabilità deve essere confermata dal titolare rispondendo a un SMS informativo inviato dal nuovo operatore.

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