lo streaming illegale tramite IPTV

La chiusura di un’importante operazione pirata IPTV nei Paesi Bassi ha lasciato a mani vuote un gran numero di servizi illegali. Tuttavia, questi servizi non sono morti: infatti per tornare online più forti di prima.

L’azione condotta dalle autorità fiscali olandesi ha portato al sequestro di un intero data center con un totale di 1200 server nella città di Den Helder. Il motivo era che quasi tutti i server dell’edificio venivano utilizzati per streammare flussi di dati in tempo reale, illegalmente.

In più di un milione di case in Europa, i servizi illegali tramite abbonamento tramite sono un grande business: secondo una ricerca, 1 milione di europei ha pagato in media 6,82 euro al mese (93 milioni di euro all’anno) per attivarli nel 2018.

Non riescono a fermarli

In alcuni casi, succede che le emittenti che trasmettono i canali criptati riescano ad intercettare la fonte illegale. Quando avviene questo, le dirette vengono oscurate e parte la segnalazione alle autorità competenti. Ma gli operatori dei servizi IPTV illegali sono riusciti a trovare il modo di procurarsi i flussi Internet necessari con altri mezzi e poi trasmetterli ai clienti attraverso la loro rete.

I film e le serie provenienti da servizi di streaming come Netflix, Disney+ e Amazon Prime Video e molti altri.

Lo stato attuale delle cose mostra che è difficile fermare completamente le piattaforme IPTV illegali. Sebbene i data center siano crittografati ormai questa pratica è diventata un importante perno nella diffusione dell’IPTV illegale in Europa, e sembra che nel giro di qualche anno le cose si faranno ancora più serie.

FONTEbroadbandtvnews
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