WindTre rischia sanzioni per le rimodulazioni

WindTre è uno dei principali operatori telefonici presenti in Italia. Si tratta di un’azienda del gruppo CK Hutchison Holdings, nata nel 2016 dalla fusione di due operatori molto popolari dell’epoca: Wind e Tre.

L’operatore offre servizi di telefonia mobile, fisso e internet ad una vasta gamma di clienti in tutto il paese, fornendo offerte vantaggiose ed economiche, anche a causa della spietata concorrenza che viene fatta in Italia.

WindTre conta circa 20,7 milioni di utenti mobili e 2,9 milioni di utenti fissi, numeri che negli anni sono leggermente scesi rispetto al passato.

La crisi economica e l’aumento dei prezzi pare stia colpendo anche le aziende operanti nel settore delle telecomunicazioni e WindTre certo non fa eccezione.

WindTre, le rimodulazioni e l’Antitrust

Per sopperire alla crisi, a fine del 2022 WindTre ha inviato degli SMS ai propri clienti per comunicare un’aumento della tariffa con possibilità di recessione gratuita del contratto entro 60 giorni. Per mitigare l’aumento dell’offerta in cambio sono stati offerti più Giga e per chi già avesse un’offerta con Giga illimitati, un’aumento della velocità di navigazione. Tutti coloro che avessero accettato le nuove condizioni avrebbero dovuto inviare un SMS con scritto PLUS al 43143.

Successivamente sono stati inviati degli ulteriori SMS per comunicare che inviando un SMS con testo OPTIN al 40400 sarebbe stato possibile mantenere l’offerta alle attuali tariffe economiche.

Secondo l’Antitrust, che ha aperto dei procedimenti nei confronti dell’azienda, sono stati violati ben due articoli del Codice di Consumo: gli articoli 20 e 21 rispettivamente per il divieto delle pratiche commerciali scorrette e ingannevoli.

Se ritenuta colpevole WindTre sarà costretta a pagare una sanzione, come già accaduto a TIM.

 

 

 

 

 

 

 

 

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