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Il Ministero della Salute controlla e monitora giornalmente tutti i prodotti alimentari che troviamo sugli scaffali dei supermercati. Grazie a questa costante attività di monitoraggio, è possibile verificare eventuali anomali e avvisare gli utenti.

In seguito alle analisi svolte nei laboratori del Ministero della Salute, i ricercatori hanno rilevato alcune incongruenze per il Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi. In particolare,la campagna di richiamo si rende necessaria per il potenziale rischio alimentare legato alla presenza di allergeni non dichiarati.

Entrando maggiormente nello specifico, alcune confezioni etichettate come Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi potrebbero contenere, invece, Grana Padano. Questo prodotto ha come ingrediente il lisozima, un conservante che deriva dall’uovo (allergene).

 

Il Ministero della Salute ha avviato una campagna di richiamo precauzionale per un lotto di Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi

Nella nota del Ministero della Salute, viene precisato che: “il Parmigiano Reggiano è facilmente distinguibile dal Grana Padano per i marchi del consorzio nello scalzo e per il film utilizzato per confezionare i prodotti in quanto quello per il Parmigiano Reggiano ha i due loghi del consorzio, il film del Grana Padano è completamente neutro senza loghi“.

Per rendere maggiormente riconoscibile il prodotto in questione, riportiamo alcuni dei dati di produzione. Il prodotto è commercializzato da TRENTIN SpA nello stabilimento sito a Via Vittorio Foa 1, Pegognaga (MN) 46020. Il numero del lotto di produzione è P1843 ed ogni sottovuoto ha un peso compreso tra 800 e 900 grammi.

Tutti gli utenti allergici a questo particolare allergene sono inviati a prestare la massima attenzione nel consumo. Per tutti gli altri utenti non allergici, invece, non si pone alcun problema.

Di seguito riportiamo la nota rilasciata dal Consorzio del Parmigiano Reggiano in merito all’avviso di richiamo alimentare del Ministero della Salute: “il ritiro del PARMIGIANO REGGIANO DOP 24 mesi con marchio TRENTIN SpA è avvenuto esclusivamente per un problema di etichettatura. L’azienda Trentin Spa, che commercializza sia Parmigiano Reggiano che Grana Padano, ha sbagliato ad apporre l’etichetta sul prodotto.

Per un errore imputabile all’azienda, alcune confezioni sottovuoto riportanti il marchio del Parmigiano Reggiano contenevano invece Grana Padano. Il Ministero è quindi intervenuto con un avviso di richiamo in quanto il Grana Padano, a differenza del Parmigiano Reggiano, contiene lisozima, un conservante derivato dall’uovo che può dare problemi a soggetti allergici all’uovo.

Ringraziamo il Ministero della Salute per il pronto intervento mirato a tutelare i soggetti che presentano allergia all’uovo. In alcuni titoli di giornale si parla di “ritiro del Parmigiano Reggiano dagli scaffali”: ci preme specificare che non esiste alcun problema di sicurezza alimentare, si è trattato semplicemente di un errore di etichettatura che è stato prontamente risolto grazie all’intervento del Ministero della Salute“.

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