Carrefour, Conad e Tuodì: dopo le chiusure inaspettate il mercato è pronto a ripartire

Sono passate già diverse settimane da quando Carrefour, Conad e Tuodì hanno chiuso i battenti in varie parti d’Italia. Dopo la fine delle attività però il mercato non è rimasto con le mani in mano, perché da queste hanno preso vita dei nuovi store inediti e super interessanti. D’altronde non tutti i mali vengono per nuocere, anzi.

Carrefour, Conad e Tuodì: la fine di un’avventura, l’inizio di una nuova apertura

A Cognento, in provincia di Modena, ha chiuso il punto vendita Conad lasciando spazio ad Intima Moda.

Carrefour invece decise cessare l’attività di alcuni punti vendita, ad oggi trasformati in store IperDem, un brand appartenente al Gruppo Romano Supermercati. A breve chiuderanno anche 106 punti vendita di cui molti lombardi e campani. “Giovani e Ambiziosi, ci piace definirci così. […] L’esperienza di questi primi 14 anni ha fatto il resto: ci ha insegnato che sono i dettagli a fare la differenza, che è la qualità dei nostri prodotti a renderci riconoscibili e che fare acquisti nei nostri supermercati deve essere per i nostri clienti un piacere. Ecco perché dagli arredi alla disposizione, dall’ampia selezione di prodotti freschi e non sino alle eccellenze più ricercate, estetica e tecnologia sono stati, negli anni, il fulcro della nostra continua ricerca, crescita e innovazione”. 

Infine la catena Tuodì: questa nel Lazio ha bloccato le attività lasciando senza lavoro 12 dipendenti del punto vendita Priscilla e altri 49 dipendenti a rischio. “Abbiamo diffidato le società interessate dall’intraprendere ulteriori azioni unilaterali non condivise”, hanno spiegato i Sindacati in una nota congiunta di Filcams Cgil Roma Lazio, Fisascat Cisl e Uiltucs UIL. In passato le voci parlavano “delle procedure di licenziamento collettivo formalizzate in data 28 marzo dalle società Pifo srl per i punti vendita di piazza Pio XI numero 20 e via Fonteiana 59/73 per un totale di 25 lavoratori. Ed inoltre dallaocietà Cala srl per un totale di 24 lavoratori che operavano nei punti vendita di Via Casalina e via Montecompatri”. 

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