In Italia il Green Pass è oramai andato in soffitta per molti settori e per molte attività. Proprio nel mese di maggio, gli italiani hanno detto addio alla certificazione Covid per gli ingressi nei luoghi pubblici ed anche per gli ingressi nei luoghi di lavoro.

 

Green pass, le tappe per il suo progressivo addio

Il primo giorno in cui in Italia è stato abolito il Green Pass è stato il 1 maggio. A partire da questa data, i cittadini hanno detto definitivamente addio alla certificazione verde contro il Covid, dopo la sua introduzione su scala continentale lo scorso giugno 2021.

Il Green Pass è stato cancellato in Italia già a partire dal mese di aprile. Dallo scorso mese, infatti, la certificazione non è più valida per entrare nei bar, nei ristoranti e nei luoghi pubblici all’aperto. Dal 1 maggio, la certificazione è stata eliminata anche per i luoghi al chiuso.

Il Green Pass, ad ogni modo, continua ad essere necessario per alcune attività. Per i viaggi, ad esempio, sarà ancora necessario esibire la certificazione nei paesi dell’Unione Europea ed in tutti i paesi che ancora prevedono restrizioni ai confini a causa del Covid. Anche per alcuni lavori strategici (operatori sanitari, docenti, forze dell’ordine) è ancora necessario l’obbligo di vaccino almeno sino al prossimo 15 giugno.

In Italia, intanto, sono ufficialmente partite le operazioni inerenti alla quarta dose del vaccino. Considerata l’evoluzione clinica della variante Omicron 2 in Italia ed in vista di altre possibili varianti, gli anziani possono ricevere il secondo booster già ad aprile.

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