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I contagi in Italia sono ancora molto alti e questo è dovuto alla variante Omicron e alle sue sotto varianti Omicron2 e Omicron 3, che tutte insieme pare che siano decisamente più contagiose della variante Delta. Il via libera del Governo per quanto concerne la quarta dose per le fasce della popolazione più fragili è stato dato già da un po’ di tempo, ma pare che non ci sia molto interesse da parte degli italiani. È davvero così necessario continuare a vaccinarsi di questi tempi?

 

Covid, variante Omicron e vaccini: i dati

Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa-Agenzia italiana del farmaco, ha dichiarato: “il nuovo vaccino che arriverà in autunno potrà contenere l’Rna adattato a una o più varianti già note. È una delle linee di ricerca che si seguono oggi, forse la più importante, ma stimo che ci voglia ancora almeno un anno”. Intanto presto “avremo altri vaccini, come Novavax o Valneva, approvato in Gran Bretagna in questi giorni, e forse un terzo vaccino a Rna di CureVac, che l’anno scorso ha avuto problemi di sviluppo”.

Ben 4 milioni di persone in Italia hanno fatto solamente due dosi; quindi, il discorso sulla quarta potrebbe essere ancora prematuro. Margini, tuttavia, ha anche aggiunto che “per ottobre parliamo di richiamo annuale. A quel punto avremo verosimilmente nuovi vaccini adattati alle varianti. Per chi fa il secondo richiamo oggi è previsto anche il richiamo autunnale”.

Alcuni dati sulle reinfezioni sono abbastanza chiari e già da dicembre 2021 diverse aziende del settore si stanno occupando di migliorare i vaccini per rendere la protezione contro le varianti ancora migliore. I vaccini in questione sono quelli di Moderna, Pfizer, Novavax e Johnson & Johnson.

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