crisi del gas

L’Unione Europea può cercare altro gas lontano dalla Russia più velocemente di quanto si pensasse, ha affermato questo fine settimana il Primo Ministro italiano, Mario Draghi.

In un’intervista al Corriere della Sera, Draghi ha preso atto dell’accordo dell’Italia per aumentare le spedizioni di gas naturale dall’Algeria e ha affermato che “la diversificazione è possibile e fattibile in tempi relativamente brevi, più brevi di quanto immaginassimo solo un mese fa“, come citato da Bloomberg.

“Abbiamo gas in deposito e avremo nuovo gas da altri fornitori“, ha affermato Draghi, aggiungendo che le misure di risparmio energetico suggerite da altri funzionari e dall’AIE sono state “lievi”.

Queste misure includono un suggerimento per le famiglie e gli uffici di ridurre le temperature di riscaldamento tra 1 e 2 gradi Celsius, il che, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, potrebbe risparmiare fino a 10 miliardi di metri cubi di gas.

“La temperatura media per il riscaldamento degli edifici nell’UE al momento è superiore a 22°C“, ha affermato l’agenzia nel suo piano in 10 fasi per ridurre la dipendenza energetica dell’UE dalla Russia.

Un metodo che potrebbe funzionare

“La regolazione del termostato per il riscaldamento degli edifici consentirebbe un risparmio energetico annuo immediato di circa 10 miliardi di metri cubi per ogni grado di riduzione, abbattendo anche le bollette energetiche”.

“L’Europa continua a finanziare la Russia acquistando petrolio e gas, tra le altre cose, a un prezzo che non ha alcuna relazione con i valori storici e i costi di produzione“, ha detto Draghi anche al Corriere della Sera, giorni dopo che l’Italia ha firmato un accordo per maggiori importazioni di gas dall’Algeria.

L’aumento sarà di circa il 40% rispetto ai livelli attuali, ha riferito Reuters. L’accordo arriva mentre l’UE discute l’acquisto congiunto di gas al fine di garantire l’approvvigionamento adeguato di tutti i membri, ma sembra che l’Italia abbia, nel frattempo, deciso di fare da sola, soprattutto perché l’Algeria è convenientemente vicina e già importatore di gas a Italia. Il paese si rifornisce di circa il 40% del gas importato dalla Russia.

Articolo precedenteSIM che valgono una fortuna: ecco quali
Articolo successivoGreen Pass, quando diremo l’addio definitivo alla certificazione