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Il vaccino Pfizer sarà al centro della prossima fase della campagna di immunizzazione in Italia, quella relativa alle terze dosi. Tutti gli italiani, da questi primi giorni di Dicembre, sono chiamati ad effettuare un’ulteriore somministrazione per il farmaco anti Covid, a cinque mesi di distanza dalla seconda dose.

 

Pfizer, il perché di possibili modifiche al vaccino

Le terze dosi di Pfizer già sono state somministrate nelle precedenti settimane a tutti i cittadini con casi di fragilità e malattie pregresse così come gli anziani e gli ospiti delle residenze sanitarie.

La vaccinazione con la somministrazione “booster” di Pfizer si conferma strategia per tutta la popolazione adulta anche in virtù dell’insorgenza di nuove varianti, come la preoccupante variante Omicron isolata per la prima volta in Sudafrica.

Non ci sono ancora dati certi che indicano la copertura di Pfizer per la variante Omicron. Le prossime settimane di osservazione saranno decisive sotto questo punto di vista. Intanto, la casa farmaceutica americano si prepara anche ad una serie di modifiche per il codice genetico del vaccino, per adattare il farmaco alla recente forma del patogeno.

La nuova formula di Pfizer aggiornato alla variante Omicron dovrebbe essere disponibile già nei primi mesi del 2021. Anche se non ci sono conferme circa una presunta più alta pericolosità della variante del virus dalle precedenti formule, Omicron si presenta certamente come altamente contagiosa. Contrastare ancora una volta la diffusione del virus con una copertura vaccinale per gran parte della popolazione è quindi operazione strategica da concludere entro la fine dell’inverno.

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