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Il Governo Draghi introdurrà un nuovo limite per i contanti. Questo porterà inevitabilmente a conseguenze positive per alcuni, tra cui molto probabilmente lo Stato, e negative per altri, meglio definiti i furbetti del quartiere. Comunque, a scanso di equivoci, la Banca d’Italia ha spiegato, in una sua breve nota, cosa succederà all’evasione fiscale a far data del 1° gennaio 2022, giorno in cui entreranno in vigore le nuove cifre limite da destinare ai pagamenti in contanti.

 

Contanti: i nuovi limiti faranno bene alle casse dello Stato

Avevano ragione Monti e Renzi quando, illo tempore ormai, avevano deciso di definire un tetto massimo consentito al pagamento in contanti. Obbiettivo ormai risaputo è la lotta all’evasione fiscale. Nonostante migliaia di polemiche al grido di una libertà persa e a un controllo soffocante, pare che questo farà bene alle casse dello Stato.

A dirlo non è un membro della classe politica emergente o un ministro attualmente al Governo. A definire che i nuovi limiti ai contanti, nella soglia dei 1000 euro, faranno sicuramente bene è la Banca d’Italia:

Un aumento della quota di transazioni in contanti determinerebbe, a parità di condizioni, un incremento dell’incidenza dell’economia sommersa; quest’ultima sarebbe cresciuta anche a seguito dell’innalzamento della soglia di uso del contante da 1.000 a 3.000 euro, in vigore dal 2016 con l’obiettivo di sostenere la domanda. Sebbene le metodologie adottate presentino alcuni limiti, il lavoro mostra che le restrizioni all’uso del contante possono essere efficaci nel contrasto all’evasione fiscale“.

Questo pensiero si fonda su un fatto ormai consolidato: un aumento dell’utilizzo dei contanti pari all’1% si traduce in un consequenziale aumento del denaro sommerso pari a 0,8% e 1,8%. Quindi sembra possa essere accolta bene la nuova normativa che regolamenta l’utilizzo del contante limitandolo a 999,99 euro.

Intanto, l’unica cosa certa è che con Postepay e il nuovo Cashback i clienti hanno assicurati i rimborsi e questa è un’altra formula volta a combattere l’evasione fiscale.

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