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Sono 11 le persone di un Call Center denunciate dai Carabinieri per sostituzione di persona e riciclaggio. Finalmente sventate le loro truffe. Una serie di operazioni illecite ai danni di terzi che, ignari, venivano sfruttati in diverse manovre finanziarie di trading online. Scopriamo tutti i dettagli di questo Call Center che si è aggiudicato anche il reato di lavoro sommerso.

 

Call Center: non c’è limite al peggio

Non c’è proprio limite al peggio. È vero che ad oggi purtroppo i Call Center stanno non solo diventando sempre più insistenti e fastidiosi, ma anche pericolosi perché protagonisti di molte truffe. A confermarlo ci sono migliaia di utenti che, senza nemmeno saperlo, si sono visti recapitare contratti di energia o telefonia mai sottoscritti.

Oggi però la notizia che sta facendo il giro delle cronache ha dell’incredibile. Tutto è cominciato da un normale controllo di routine alla circolazione stradale dei Carabinieri di Grumo Nevano. Quando, avendo fermato un giovane del paese, gli hanno trovato nell’auto 16 cellulari e 1 computer. Insospettiti e non avendo ricevuto risposte esaustive dal 18enne, i Carabinieri hanno deciso di andare più a fondo dando inizio alle indagini.

Da qui l’incredibile scoperta: tutto riconduceva a un appartamento nel Comune di Sant’Arpino, luogo da cui ha avuto inizio il viaggio del giovane. Una volta fatta irruzione, le forze dell’ordine hanno trovato un vero e proprio Call Center abusivo. Al suo interno c’erano ancora 9 persone intente a svolgere attività che sono subito parse illecite.

 

Trading online a danno di terzi

All’interno di quel locale, adibito a Call Center, sono stati sequestrati 994 telefoni cellulari di vecchia generazione oltre a 2 laptop e 11 PC Desktop, insieme a diverse SIM e fotocopie delle carte di identità di terze persone.

Tra le varie attività del Call Center illegale c’era anche quella di trading online a danno di soggetti che, allo stato dei fatti, non erano a conoscenza di essere utilizzati per tali operazioni finanziarie. I giovani indagati, compreso il titolare dell’appartamento e dell’attività, hanno tra i 18 e i 32 anni di età.

In conclusione, i reati a cui sono stati condannati gli 11 individui sono di sostituzione di persona, riciclaggio e lavoro sommerso. Fortuna che a disposizione degli utenti esiste un servizio per fermare definitivamente i Call Center e le loro truffe.

FONTECasertaNews
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